Quali erano i luoghi del cinema a Napoli e cosa sia rimasto dello splendore di un’epoca sono tra gli oggetti d’indagine di “Posto unico“, di Andrea Borgia e Mauro Piacentini, produzione Pindarico e Mauzedao, documentario che verrà presentato dai due autori al teatro Galleria Toledo e a cui seguirà la proiezione di “Nitrato d’argento“, omaggio al cinema del regista Marco Ferreri. L’evento si completa con una mostra documentativa sulle sale partenopee e le sue pellicole storiche, e con un breve dibattito tra pubblico e autori sui nuovi scenari produttivi e distributivi dell’industria cinematografica.
Quando agli albori del secolo scorso l’industria filmica si divideva tra Torino e Napoli e ancora non esisteva una grande cittadella del cinema come Cinecittà, a Napoli la Dora Film produceva in maniera casalinga le opere cinematografiche di Elvira Notari, in assoluto la prima regista cinematografica italiana, i cui film e documentari già riempivano le affollatissime sale di allora.
La storia d’amore della città di Napoli con la settima arte è duratura e di grande presenza, e tuttora ne dà prova l’inesausta passione dei napoletani per la filmografia di Totò, che si rivela culto laico e in qualche modo assimilabile alla sacralità del sangue sciolto di San Gennaro, tanto da trovare tuttora un posto privilegiato e familiare nella classica aneddotica da pranzo della domenica.
Nel tempo Napoli ha assistito alla crescita del fenomeno del cinematografo e moltiplicato il numero delle sale e degli spettatori, come dimostrato dai numerosi “tamburini” che per decenni, tra prime e seconde visioni, riempivano per intero la pagina dei quotidiani dedicata alla programmazione in città. Ancora in molti è fresco il ricordo della sala cinematografica di quartiere, per come si usava frequentarla una volta, quando l’arrivo di una nuova pellicola era intrattenimento culturale atteso, di respiro vasto, destinato a tutte le fasce sociali; il teatro Galleria Toledo rientra nel novero delle sale storiche della città di Napoli e, in effetti, nei Quartieri Spagnoli definire l’intersezione di Montecalvario come “ngopp’ o’ Cristallo” resta una consuetudine per la maggior parte dei residenti.
Epilogo di un’epoca memorabile, la trasformazione delle maggiori sale in supermercati o in multisale e il declino dei cinema di quartiere e delle salette d’essay, ci porta all’avvento di nuove modalità offerte dalle tecnologie digitali. E con Movieday, piattaforma di cinema on-demand che si propone come alternativa ai grandi distributori, la Galleria Toledo apre alla programmazione “dal basso” e rinsalda il legame originario con i territori del cinema Cristallo.