L’Europa ci commissaria anche il sito archeologico più famoso al mondo visto che il nostro potere politico si è dimostrato ampiamente incapace di salvaguardare un patrimonio immenso
Bruxelles eserciterà un costante monitoraggio ed un controllo ”molto rigido”. I soldi per il cosiddetto Piano Pompei (105 milioni di euro) ci sono, ma dovranno essere spesi bene, nei tempi programmati. L’obiettivo è uscire al più presto dall’emergenza, per poter poi affrontare, magari con ulteriori fondi, interventi di più ampio respiro, per la definitiva messa insicurezza dl sito archeologico. Le intenzioni della Ue sono state ribadite oggi dal Commissario europeo Johannes Hahn. Ieri era prevista la sua venuta a Pompei ma il maltempo ha impedito il sopralluogo. L’emergenza maltempo, che sta interessando anche la Campania, non ha comunque frenato impegni ed entusiasmo. A Pompei, soprattutto, le parole ”ferme” del commissario Ue pronunciate a Roma sono state accolte con comprensibile sollievo. Grazie al sostanzioso intervento finanziario, nel giro di quattro anni – queste le previsioni dei tecnici – si dovrebbe uscire definitivamente dall’emergenza. Dopodichè si dovrà mettere mano ad un programma di rilancio che veda protagonisti anche i privati. Insomma, per Pompei, come per il Colosseo, si confida nel cosiddetto metodo Della Valle.
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