E’ stata inaugurata il 18 aprile a San Pietroburgo la Mostra “Dei, uomini ed eroi. Dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e dal Parco Archeologico di Pompei ” visibile al Manege del Piccolo Ermitage fino al 23 giugno. Il pubblico russo potrà ammirare circa 200 opere tra mosaici, affreschi, statue e oggetti di uso comune e quotidiano, attraverso i quali sarà possibile fare un vero e proprio salto nella storia, nella vita dei pompeiani e più in generale dei romani dell’epoca. Pompei fu distrutta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C e sommersa da ceneri e lapilli che ne hanno conservato i resti, dandoci la possibilità di ricostruire interi momenti di storia e cultura così come momenti di vita quotidiana. Dal 1748 fino ad oggi, Pompei continua a regalare sorprese. Periodicamente gli scavi portano alla luce negozi, mosaici, parti di edifici, templi, mercati, tantissimi oggetti e persone…in quel momento tragico il tempo per i pompeiani si è fermato; noi, attraverso quello che sta riemergendo viviamo quel terribile momento nell’attimo in cui è cominciato.
La mostra è stata intitolata “Dei, uomini, eroi” perché racconta le gesta di eroi e divinità, spesso raffigurati in statue e affreschi che ornavano ville e giardini come la piccola e raffinata statua di Venere proveniente dalla Villa A di Oplontis e realizzata intorno al I sec. a.C sulla quale è ancora possibile rinvenire piccole tracce dei colori originari. Grazie all’interessamento dei Borbone, che già nella prima metà del ‘700 iniziarono gli scavi nelle città di Pompei, Ercolano e Stabiae, oggi possiamo risalire alla storia degli uomini dell’epoca raccontata nella loro quotidianità e visibile negli ampi spazi della mostra “Dei, uomini, eroi”. Attraverso una grandissima quantità di oggetti, suppellettili in vetro e ceramica, pentolame in bronzo è possibile ricostruire la vita economica e privata dei cittadini di Pompei. Il pubblico russo potrà ammirare anche oggetti di grande pregio e raffinatezza come lo spettacolare Vaso blu, in vetro blu e cameo che rappresenta un’eccellenza del MANN (museo Archeologico di Napoli), oppure ancora oggetti che rimandano a tipiche attività lavorative dell’epoca come quelle edili con l’esposizione di un filo a piombo, una cazzuola, uno scalpello e un archipendolo.Per il pubblico dell’Ermitage non mancheranno ricchi arredi in marmo recanti raffigurazioni teatrali che mettono in evidenza l’importanza per gli abitanti di Pompei del teatro, cosi come la presenza in mostra di numerose oggetti che richiamano la passione antica per i giochi con affreschi ed elmi in bronzo.
La mostra tende a sottolineare il legame storico che le città campane hanno sempre avuto con il paese degli zar, dalla pittura dei vedutisti russi, che hanno immortalato i paesaggi della costiera amalfitana e di Capri, fino alle musiche e agli spettacoli alla corte di Caterina la Grande quando Cimarosa e Paesiello si esibivano a San Pietroburgo.
Ricordiamo infine che la mostra “Dei, uomini, eroi” è organizzata all’Ermitage dal Dipartimento di Antichità classiche guidato dalla dott.ssa Anna Trofimova, mentre per la parte italiana è curata da Paola Rubino De Ritis, Valeria Sanpaolo e Luana Toniolo, con la direzione scientifica di Paolo Giulierini direttore del MANN e Massimo Osanna Professore ordinario presso l’ Università degli Studi di Napoli Federico II e Alfonsina Russo, Direttrice ad Interim del Parco Archeologico di Pompei; per il Museo Ermitage è curata dalla stessa Dott.ssa Anna Trofimova e Andrey Zuznecov. L’esposizione si avvale del supporto organizzativo di Villaggio Globale International, della collaborazione di Ermitage Italia, dell’Ambasciata d’Italia a Mosca, del Consolato Generale d’Italia e dell’Istituto Italiano di Cultura di San Pietroburgo, ed è accompagnata nel nostro Paese da catalogo Electa, con contributi di Luigi Gallo, Massimo Osanna, Federica Rossi, Valeria Sanpaolo, Luana Toniolo e Anna Trofimova. Grande partner della mostra è Lavazza, Partner del Museo Ermitage che già dal 2016 si è sempre espressa a favore della promozione artistica e culturale a livello internazionale.
articolo presente in www.sguardoadest.it