La serrata improvvisa degli Scavi di Pompei avvenuta con una fila di turisti interminabile in attesa di entrare a godere dell’area archeologica più famosa al mondo ha un sapore amaro e davvero poco digeribile pensando agli sforzi immani che si fa per favorire l’incoming di flussi turistici nel nostro Paese.
Un poco comprensibile attacco di “tafazzismo” deve aver pervaso le sigle sindacali che hanno indetta la sciagurata assemblea.
Fermo restando il sacrosanto diritto sindacale un uso così ‘leggero’ dello stesso lascia davvero basiti e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca lo ha rimarcato.
“La chiusura dell’area archeologica di Pompei per un’improvvisa assemblea sindacale è una vergogna internazionale che danneggia l’Italia intera.”
“E’ doveroso chiedere scusa ai turisti rimasti fuori dai cancelli – prosegue De Luca – senza preavviso alcuno. Simili atteggiamenti sono una catastrofe che penalizza l’intero comparto economico a cominciare dai lavoratori addetti.
“Metteremo in campo tutte le iniziative per sanzionare i responsabili dell’accaduto ed impedire in seguito che simili atteggiamenti creino danni rilevantissimi al futuro stesso di uno dei siti più ambiti ed attrattivi”, conclude il presidende della regione Campania De Luca.