Monitorare la qualità dell’aria, e in particolare le concentrazioni di polveri sottili PM 2.5, direttamente nel territorio comunale attraverso l’uso di ‘polverometri‘, centraline a basso costo basate sulla misura ottica al posto di quella su filtro. Il tutto rivolgendo una particolare attenzione al controllo costante degli abbruciamenti dei residui agricoli. È quanto intendono fare insieme Comune di Carmignano e Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ino), che lo scorso agosto hanno stipulato un accordo di collaborazione, che avrà validità un anno, con possibilità di rinnovo.
E così, come sancito dall’intesa, sono stati installati nel territorio comunale di Carmignano, nelle frazioni più vaste, tre polverometri: uno sul palazzo comunale di Carmignano, uno sulla copertura della scuola Quinto Martini di Seano e l’altro sul tetto della scuola Nazario Sauro di Comeana. Il funzionamento di queste centraline, concepite e realizzate dal ricercatore del Cnr-Ino Massimo Del Guasta, è semplice ed efficace: si tratta, infatti, di dispositivi low cost capaci di restituire una misurazione in tempo reale, disponibile online a intervalli di cinque minuti, della concentrazione di polveri PM 2.5 in aria, fornendo allo stesso tempo la direzione di provenienza delle polveri stesse. Configurazione che consente di valutare in modo remoto e continuo il contributo di una sorgente (per esempio abbruciamenti di residui vegetali) alla locale concentrazione totale di polveri PM 2.5, oltre che a fornire l’ora di inizio di emissione della sorgente. Il ‘polverometro‘ – il cui primo prototipo è stato installato nel 2014 a Montale (Pistoia), per poi essere sperimentato anche a Temuco in Cile e nell’area circostante l’inceneritore di Baciacavallo (Prato) – vuole essere uno strumento a supporto della tecnologia esistente, non vuole sostituirsi ad essa, e consente dunque di registrare le emissioni potenzialmente dannose per la salute delle particelle di diametro inferiore a 2,5 micrometri (denominate appunto PM 2.5).
Ma non è tutto. Grazie all’accordo siglato tra Comune di Carmignano e Cnr-Ino alla Rocca di Carmignano, precisamente sul Campano, verrà presto installata in via sperimentale una webcam IP le cui immagini verranno inviate in tempo reale al server Cnr-Ino, saranno georeferenziate e analizzate in tempo reale, per la detenzione e localizzazione geografica sul territorio di pennacchi di fumo da combustioni incontrollate. Una tecnica sperimentale che rappresenta comunque un ottimo deterrente a basso costo contro gli abbruciamenti abusivi nei periodi di divieto. “Il nostro Istituto è fortemente impegnato nello sviluppo di nuovi strumenti e metodologie ottiche di misura per l’Ambiente” dichiara il Direttore Cnr- Ino Paolo De Natale “un grande tema strategico su scala globale e per l’intera comunità“.
La collaborazione tra Comune di Carmignano e Cnr-Ino evidenzia come i risultati della ricerca scientifica possano essere messi al servizio della società per scopi fondamentali, come ad esempio la tutela della salute dei cittadini.