La politica spagnola è in attesa ansiosa della decisione di Pedro Sánchez, il capo del governo, che lunedì deciderà se lasciare o meno la sua carica dopo l’apertura di un’inchiesta sulla sua moglie, Begona Gòmez, accusata di traffico di influenze illecite. In una comunicazione ai cittadini, Sánchez ha annunciato che sospende le sue attività istituzionali fino al 29 aprile e entro quella data valuterà se rimanere al suo posto o no. “Ho bisogno di fare una pausa e riflettere“, ha dichiarato Sánchez, “devo rispondere urgentemente alla domanda se è ancora giusto rimanere al governo, nonostante la situazione complicata in cui la destra e l’estrema destra stanno cercando di trascinare la politica“.
La “Mani Pulite” spagnola
L’indagine sulla moglie di Sánchez è stata avviata a seguito di una denuncia presentata dall’associazione “Manos limpias” (Mani Pulite), un collettivo vicino all’estrema destra. Secondo quanto riportato da El Confidencial, l’inchiesta riguarda i legami di Begona Gòmez con il gruppo Globalia, sponsor della fondazione in cui lavorava, al momento in cui Air Europa, una compagnia aerea appartenente a Globalia, stava negoziando con il governo di Sánchez per ottenere aiuti pubblici. La Procura di Madrid ha chiesto la chiusura delle indagini, ma il giudice incaricato non ha ancora reso note le proprie intenzioni.
Scontri tra le parti politiche
Il PSOE e la sinistra spagnola accusano la destra e l’estrema destra di orchestrare una campagna di destabilizzazione, di cui questa denuncia sarebbe l’ultimo episodio. I socialisti hanno annunciato una manifestazione di sostegno a Pedro Sánchez a Madrid. Nel frattempo, il periodo di riflessione annunciato mercoledì dal capo del governo spagnolo ha lasciato il paese, il governo e il PSOE in uno stato di completa paralisi. Sia il PSOE che i membri dell’esecutivo stanno esercitando pressione su Sánchez affinché non si dimetta.
La politica spagnola si interroga sul proprio futuro
Al momento, nessuno in Spagna osa fare previsioni sulla decisione che prenderà l’inquilino della Moncloa. Se decidesse di rimanere al suo posto, potrebbe scegliere di sottoporre il governo a una mozione di fiducia in Parlamento per dimostrare il sostegno della maggioranza. In caso di dimissioni, potrebbero essere indette elezioni legislative anticipate un anno dopo quelle precedenti, alla fine di luglio. Se sarà ancora Sánchez a guidare il PSOE e a candidarsi per la carica di primo ministro, è ancora tutto da decidere.