Ping Pong: Il Ritorno, per la regia di Deng Chao e Yu Baimei arriva al cinema il 14 Novembre con Imago Communication. Un film adrenalinico che trasferisce al cinema la forza e le emozioni dello sport nella sua competizione agonistica. Il film ci mostra i volti degli atleti, la loro preparazione, i movimenti dei colpi e gli stili di un gioco antico, nato a fine ‘800 in Inghilterra e diffuso prima in Usa, poi in Europa centrale e da lì in Giappone, Cina e Corea. In Cina, oggi, il ping pong è un vero e proprio sport nazionale.
Ping Pong, la trama
Ambientato tra il 1992 ed il 1995, il film segue la storia di Dai Minjia, allenatore di ping pong ispirato al leggendario Cai Zhenhua che torna in Cina dopo essere stato all’estero, con l’obiettivo di ricostruire da zero la nazionale e farla primeggiare. Sotto la sua guida, cinque giocatori (Ding Song, Ma Wenge, Wang Tao, Liu Guoliang e Kong Linghui) andranno ai Campionati Mondiali di Tianjin, mettendo in campo una disperata quanto entusiasmante controffensiva.
Una storia vera
Il film coglie l’essenza del ping pong cinese, raccontandoci una storia vera, quella della nazionale maschile, caratterizzata da sfide e trionfi. In quegli anni, la nazionale svedese aveva vinto contro la Cina, segnando una svolta epocale nella storia di questo sport. La Cina colse al balzo la sfida, rivedendo strategie ed allenamenti per rimanere ai vertici. L’occasione arrivò grazie a Dai Minjia che, tornato dall’Italia, mise insieme un gruppo eterogeneo quanto improbabile di atleti, infortunati, veterani ed operai senza esperienza. Nonostante i dubbi iniziali, quell’allenatore ed il suo staff rivoluzionarono il ping pong per sempre. La nazionale crebbe talmente tanto da aggiudicarsi una magnifica rimonta ai Mondiali del 1995 e la riconquista della Coppa Swaythling.
Dai Minjia è Deng Chao che ha co-diretto il film insieme a Yu Baimei.