Alfabeto sentimentale
Piccolo alfabeto per viaggiatori selvatici di Eleonora Sacco edito da Damiani editore è un libro intenso sulla magia del viaggio.
L’autrice è una biciclettara, una consumatrice seriale di infusi che ama viaggiare praticamente da sempre. Il testo si caratterizza per le tante storie ascoltate, assaporate e poi lasciate fluire tra le pagine di questo libro straordinario.
Nel Piccolo alfabeto per viaggiatori selvatici troverete itinerari insoliti, storie di terre lontane, racconti di avventure spericolate, pensieri sul mondo, incontri unici, popolazioni di cui non avete mai sentito parlare, spose bambine, bigliettaie scontrose e fedeli con il mitra.
Se amate viaggiare, se anche per voi, come per l’autrice, viaggiare è una necessità dell’anima, allora il “Piccolo alfabeto per viaggiatori selvatici” di Eleonora Sacco è proprio ciò che fa per voi.
Nel libro troverete di tutto. L’autrice vi dà consigli anche su come preparare lo zaino con le cose davvero indispensabili, scoprirete cos’è il CouchSurfing, i pro e i contro di viaggiare soli e quelli in compagnia. Insomma, una guida indispensabile, ma anche un viaggio affascinante nel cuore dell’autrice e nel vostro, perché uscirete da voi stessi scoprendovi forse più saggi e più profondi.
In questa intervista, Eleonora Sacco ci svela tantissimo di sè, del suo libro e di cosa sia viaggiare “veramente”.
Piccolo alfabeto per viaggiatori selvatici di Eleonora Sacco
Partiamo dal titolo. Perché “Piccolo alfabeto”?
Il libro nasce dall’idea di riordinare le prime esperienze adolescenziali in viaggio, che mi hanno formata e guidata fino ad oggi. Ho voluto raccoglierle in ordine alfabetico e associare ogni racconto a una parola per rendere l’idea della molteplicità di significati che anche i concetti più basilari assumono quando guardati da una prospettiva diversa, come si fa in viaggio. Viaggiando mi sono ritrovata a riscrivere completamente il significato di parole semplici, alla luce di esperienze intensissime.
Cos’è per te il viaggio? Cosa significa abbandonare tutto e tutti e tuffarti in una realtà sconosciuta?
Per me il viaggio è formazione. Ogni volta che torno a casa sento il bisogno di un momento di raccogliemento, studio, analisi, ricerca, perché per innata curiosità quando viaggio cerco di assorbire quanto più riesco. Ascolto le storie delle persone, ne memorizzo le parole, mi tuffo a capofitto nelle esperienze. È come vivere tante vite diverse, come essere persone diverse. In culture a volte completamente diverse dalla nostra le persone non sanno chi sei, cosa hai studiato, cosa hai vissuto. Vedono solo il risultato di te in quel preciso momento, attraverso la loro lente culturale. Rendersene conto è bellissimo e sconvolgente. Dimenticarsi per qualche ora chi si è e da dove si viene è solo un altro modo di percepire le cose, di fare un’esperienza con qualche filtro in meno.
Ti definisci un’ascolta storie, e mi ha incuriosito particolarmente il fatto che ti piace ascoltare storie in lingua originale, anche se a volte non le capisci. Cos’è che cerchi in quei racconti? Di cosa fai tesoro?
Mi piace ascoltare storie di vita. Non ho ancora ben capito perché, ma mi capita davvero spesso che le persone si aprano con me a confidenze anche molto private, o a lezioni di vita, in maniera del tutto inaspettata. Nei racconti di queste persone cerco le tracce di una spontaneità, della forza dei rapporti umani e della condivisione che da noi si stanno perdendo in una società individualista. Ogni parola che ascolto è per me un insegnamento e cerco di fare in modo che lo sia anche per gli altri. A volte le storie delle persone sono gridi disperati, a volte soddisfazioni strappate a morsi, a volte rimpianti, memorie di tempi migliori, dichiarazioni d’amore. Poterle ascoltare così, raccontate senza filtri a una sconosciuta, è per me un onore. Poterle capire è un lusso. Intuirle soltanto, o immaginarle, come i canti dei pescatori di Socotra, è comunque affascinante.
Nel tuo libro dai anche consigli pratici oppure Piccolo alfabeto per viaggiatori selvatici è un racconto sentimentale sulle tue esperienze di viaggio?
In Piccolo alfabeto per viaggiatori selvatici c’è una importante componente pratica: oltre ai racconti alfabetici ci sono alcuni inserti che rispondono alle domande pratiche più frequenti che ho ricevuto negli anni sul mio blog, da come funziona Couchsurfing ai consigli pratici per fare autostop, fino all’attrezzatura da viaggio e trekking. Sono domande spontanee che sorgono leggendo i racconti. Ho inserito le schede pratiche po’ per riflettere la mia origine legata al mondo dei blog, un po’ per completezza e sperando di essere utile a chi legge!