Trent’anni fa, il 15 ottobre 1986, moriva Jacqueline Roque, la donna che Pablo Picasso conobbe nel 1952 e che divenne sue moglie nel 1961. Nell’anniversario la Fondation Pierre Gianadda presenta un insieme eccezionale di dipinti, incisioni, linoleografie, ceramiche e sculture, che mettono in luce l’opera tarda di Picasso, segnata fortemente dalla presenza di Jacqueline che gli fu donna fedele e modella fino all’ultimo.
Da questo amore Picasso trasse nuova linfa sia per la vita che per l’arte. Jacqueline si impossessò delle sue opere, ne divenne il tema fondamentale. Basti pensare che nel 1962, l’anno successivo al matrimonio, Picasso realizzò ben 70 opere (dipinti, disegni, cermiche e incisioni) con Jacqueline come modella. Nel 1963 il suo volto o la sua figura comparvero ben 160 volte nella sua produzione.
La mostra presenta, in un percorso cronologico e tematico, più di un centinaio di opere provenienti dalla collezione della famiglia dell’artista, dalle più grandi collezioni pubbliche (Musée Picasso, Parigi; Musée national d’art moderne-Centre Pompidou, Parigi; Museu Picasso, Barcellona…) e da collezioni private, opere che danno conto della varietà e dell’importanza della produzione degli ultimi anni di Picasso.
Un catalogo, abbondantemente illustrato e curato, come la mostra, da Jean-Louis Prat, già direttore della Fondation Maeght, accompagna l’esposizione raccogliendo i testi introduttivi di Prat e di Leonard Gianadda, oltre a saggi di storici come Brigitte Leal e Marìa Teresa Ocaña, direttrice del Museo Nacional de Arte de Cataluña, già direttrice del Museu Picasso di Barcellona, e la riproposizione di testi fondamentali di René Char e di Pierre Daix.