Dopo la scoperta dei ‘magnifici sette’ di TRAPPIST-1, i pianeti simili alla Terra alcuni dei quali potenzialmente in grado di ospitare acqua, si stringe sempre più la ricerca sull’abitabilitàdi altri mondi simili al nostro.
I criteri per la caccia alle eso-Terre stanno diventando via via più precisi, e gli astronomi si basano su modelli sempre più complessi per trovare un nostro gemello planetario nel cosmo.
Ma c’è un’assunzione comune a quasi tutti i metodi: latemperatura media dei pianeti aumenta via via che la loro orbita si fa più ellittica. Si tratta di una regola semplice ed efficace, che non aveva ancora trovato eccezioni nel corso delle ‘battute di caccia’ per scovare mondi lontani abitabili. Fino ad ora.
Un team di ricerca del Planetary Habitability Laboratory (PHL) e dell’Osservatorio di Arecibo a Porto Rico ha dimostrato che i pianeti in orbita ellittica sono in realtà più freddi di quanto si pensasse in precedenza.
Lo studio, pubblicato su Astrophysical Journal Letters, presenta un nuovo modello che confuta l’antica convinzione per cui l’equilibrio termico di un pianeta dipende dal cosiddetto flusso stellare, ovvero l’energia media ricevuta dalla sua stella.
Questa specie di ‘carica calorica’, sempre secondo studi precedenti, dovrebbe crescere con l’aumentare dell’eccentricità dell’orbita del pianeta.
Ma così non è, come spiega Abel Méndez del PHL e prima firma dello studio: “Un cambiamento nel flusso stellare non si traduce automaticamente nel cambiamento di temperatura lungo l’orbita ellittica del pianeta. Abbiamo scoperto che esiste invece un effetto di raffreddamento orbitale, incompatibile con tutti i modelli attuali”.
E così Méndez e colleghi hanno messo a punto un nuovo modello per spiegare quest’apparente anomalia, giungendo alla conclusione che la maggior parte dei pianeti è più fredda di quanto si pensasse in precedenza.
Il che fa immediatamente pensare al tanto discusso concetto di abitabilità: se questa teoria fosse confermata, probabilmente esisterebbero molti più mondi adatti alla vita di quanto si pensasse. In particolare, dovremmo rivedere alcuni calcoli su tutti quei pianeti considerati troppo caldi per essere abitabili.
Con tutti questi pianeti al fresco, insomma, i sette mondi di TRAPPIST-1 potrebbero essere in buona compagnia.