Croce e delizia per milioni di italiani, la matematica è sempre più di moda tra gli studenti del Bel Paese, tanto da meritarsi una vera e propria giornata per celebrarne valori e importanza, il Pi Greco Day. Secondo l’OCSE infatti tra il 2004/2005 e il 2014/2015 le immatricolazioni in scienze matematiche in Italia sono aumentate del 27,10%, con una percentuale sul totale delle immatricolazioni che, sommando i dati relativi alle facoltà scientifiche di Matematica, Fisica, Chimica e Ingegneria, è passata dal 28% al 34%. Un trend in continua crescita che non pare arrestarsi.
Ma perché sempre più giovani si accostano al mondo dei numeri? “Come evidenziano gli studi di settore, nonostante si stia verificando un aumento delle immatricolazioni nelle facoltà scientifiche, il tasso di occupazione dei laureati in matematica rimane costantemente elevato, dato che il numero dei laureati in matematica è piuttosto esiguo rispetto alla richiesta del mercato – spiega Chiara Grosso, presidente e CEO di FourStars, società accreditata dal Ministero del Lavoro e specializzata nei tirocini formativi – Per questo motivo chi studia per ottenere una laurea in matematica ha alte probabilità di trovare un’occupazione già entro 12 mesi dal conseguimento del titolo di studi. I laureati in matematica imparanoad applicare in vari contesti il metodo scientifico e risolvere con l’utilizzo della matematica problemi complessi, anche se formulati in linguaggio non matematico. Sul piano delle soft skill, un laureato in matematica saprà sicuramente lavorare con un ampio grado di autonomia, nonché assumersi responsabilità organizzative”.
Una tesi quella della presidente di FourStars Chiara Grosso avvalorata dai dati diffusi da AlmaLaurea rispetto al 2016: nonostante la crisi, se ci si laurea in Matematica, a dodici mesi dal titolo il tasso di occupazione arriva addirittura all’83%, mentre il guadagno mensile netto si aggira sui 1.076 euro. A cinque anni dalla laurea la percentuale di coloro che vengono assunti con un contratto a tempo indeterminato raggiunge addirittura il 55%. Percentuali occupazionali e di reddito che si attestano tra le più alte nel panorama accademico. Ma quali settori sono maggiormente alla ricerca di giovani esperti in materie matematiche e scientifiche?
“Non solo le competenze matematiche sono un’ottima base per accedere all’insegnamento, quindi molto ricercate in ambito universitario – conclude Chiara Grosso – Ma sono richieste anche da Istituti ed Enti di ricerca, pubblici e privati, nonché da imprese che offrono consulenza e servizi di vario genere, da aziende dei settori industriale, ambientale, sanitario, finanziario, addirittura nell’ambito della pubblica amministrazione. In futuro la matematica, come base per trovare uno sbocco professionale, sarà sempre più importante: mentre i laureati in ambito umanistico sono molto numerosi e hanno difficoltà a trovare un’occupazione stabile poiché l’offerta supera la domanda, il numero dei laureati in ambito scientifico, in particolare in matematica, è sempre inferiore alla richiesta di profili analoghi. Fatto che mette a disposizione dei ragazzi moltissime possibilità lavorative importanti e durature”.