La campagna vaccinale mondiale anticovid potrebbe avere un nuovo impulso dopo che, 20 settembre, Pfizer ha annunciato risultati positivi sulla somministrazione dei vaccini ai bambini al di sotto dei 12 anni. Un risultato ancora da ufficializzare ma che apre la via a una nuova svolta.
La somministrazione dei vaccini Pfizer ai bambini under 12
La fase 2/3 dello studio di Pfizer sulla sperimentazione del vaccino ai bambini ha rilevato “un profilo di sicurezza favorevole e solide risposte anticorpali neutralizzanti nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni“. La prassi nella somministrazione del siero è rimasta invariata rispetto alle altre fasce d’età, pertanto anche i bambini dai 5 agli 11 anni hanno ricevuto due iniezioni a distanza di 21 giorni l’una dall’altra. La dose da iniettare a ogni inoculazione, invece, è variata. Dai 30 µg previsti per gli over 12, si scende ai 10 µg. Questa dose, scelta per motivi di sicurezza, assicura, nei soggetti dai 5 agli 11 anni, le stesse risposte anticorpali degli over 12 (1.197,6 dei primi contro 1.146,5 dei secondi). Il siero è ben tollerato, dunque, e gli effetti indesiderati sono gli stessi che si sono riscontrati per le altre fasce d’età: febbre, dolenzia nel punto di iniezione. Il campione di studio per valutare gli effetti benefici del siero ha compreso 2268 soggetti.
Il gruppo di studio
Lo studio di Fase 1/2/3, in realtà, è molto più esteso. Ha coinvolto 4.500 bambini di età compresa tra i 6 mesi e gli 11 anni in Stati Uniti, Finlandia, Polonia e Spagna provenienti da più di 90 centri di sperimentazione clinica. I bambini sono stati organizzati in tre gruppi: il primo comprende bambini tra i 5 e gli 11 anni, il secondo bambini di età tra i 2 e i 5 anni e il terzo bambini di età tra i 6 mesi e i 2 anni. La sperimentazione, quindi, procede anche per età inferiori ai cinque anni anche se non sono stati resi ancora noti i risultati. L’unico dato che sappiamo è che la dose di vaccino anticovid somministrata ai bambini di età inferiore a 5 anni è pari a 3 µg.
Cosa accadrà ora
E’ chiaro che ci troviamo di fronte a un annuncio senza alcuna ufficialità. Pfizer e BioNTech, infatti, hanno precisato che presenteranno i risultati dei loro studi alla Food and Drug Administration (FDA) e alla European Medicines Agency (EMA), per ottenere l’ufficializzazione appena possibile. Il loro obiettivo è che venga approvato dalle autorità competenti prima dell’inizio della stagione invernale. E’ probabile, quindi, che la consegna della documentazione avvenga entro ottobre e che le due agenzie del farmaco concludano i dovuti riscontri per novembre. In caso di esito positivo la fine dell’anno dovrebbe vedere vaccinati, almeno con la prima dose, anche i più piccoli.