L’UE sta aggiornano le norme che disciplinano modalità, tempi e luoghi della pesca, le cosiddette misure tecniche.
Gli ambasciatori degli Stati membri presso l’UE hanno approvato oggi l’accordo raggiunto il 13 febbraio tra la presidenza e i rappresentanti del Parlamento europeo relativo a nuove norme sulla conservazione delle risorse della pesca e sulla protezione degli ecosistemi marini. Le misure includono specifiche per gli attrezzi da pesca e le dimensioni di maglia, le zone di divieto e le stagioni di chiusura nonché interventi per ridurre al minimo l’impatto della pesca sull’ecosistema marino e sull’ambiente. “Questo accordo su misure tecniche semplificate e più efficaci è una tappa fondamentale per l’attuazione della politica comune della pesca e per la sostenibilità dei nostri mari. Le nuove norme faciliteranno la vita dei pescatori e permetteranno agli Stati membri e al settore della pesca di avere più voce in capitolo quando si tratta di decidere cosa sia meglio per i bacini marittimi e le specificità locali.” ha dichiarato Petre Daea, ministro dell’agricoltura e dello sviluppo rurale della Romania e presidente del Consiglio
Con l’adozione del regolamento sulle misure tecniche, l’UE farà un passo in avanti verso il conseguimento degli obiettivi e dei traguardi fissati nella riforma della politica comune della pesca (PCP), come la riduzione delle catture indesiderate e accessorie di specie sensibili. Le nuove norme contribuiranno in particolare a diminuire per quanto possibile la quantità di novellame catturato e ridurre al minimo l’impatto delle attività di pesca sui fondali marini.
In linea con la PCP, le nuove norme stabiliscono un quadro per la regionalizzazione delle misure tecniche, prevedendo a tal fine un approccio dal basso che consente agli Stati membri, in stretta cooperazione con il settore nell’ambito di consigli consultivi locali, di presentare raccomandazioni congiunte su questioni di importanza cruciale. La Commissione terrà conto delle raccomandazioni congiunte in fase di adozione di diritto derivato.
Pesca in Europa: le misure per ridurre l’impatto ambientale
a regionalizzazione contribuirà a migliorare l’impronta ambientale delle attività di pesca. Concretamente, nelle raccomandazioni congiunte, gruppi regionali di Stati membri potranno elaborare ulteriori misure di mitigazione per ridurre l’impatto della pesca su specie e habitat sensibili. Allo stesso modo, per migliorare la selettività e la protezione dell’ambiente in determinate condizioni, gli Stati membri avranno a disposizione altri strumenti quali fermi in tempo reale e restrizioni alla fabbricazione e al funzionamento di determinati attrezzi da pesca.
Sarà inoltre stilato un elenco di specie di cui è vietata la pesca.
La pesca con impiego di corrente elettrica sarà vietata dopo il 30 giugno 2021. Per permettere al settore di adeguarsi alla nuove condizioni è comunque previsto un periodo transitorio durante il quale non saranno concesse nuove licenze.
La ricerca scientifica continuerà anche se nel rispetto di condizioni rigorose. Per lasciare spazio all’innovazione nel settore, il regolamento prevede l’obbligo per la Commissione di presentare in futuro una relazione sull’impatto degli attrezzi da pesca innovativi sugli ecosistemi marini, sugli habitat sensibili e sulla selettività, che includa il parere del CIEM (Consiglio internazionale per l’esplorazione del mare).