Entrerà presto in vigore un nuovo e modernissimo quadro legislativo che stabilisce le pratiche e le condizioni per effettuare attività di pesca in tutte le acque dell’UE.
Il Consiglio ha infatti approvato oggi un regolamento relativo alla conservazione delle risorse della pesca e alla protezione degli ecosistemi marini attraverso misure tecniche.
Le misure adottate riguardano questioni quali il prelievo e lo sbarco delle risorse della pesca, gli attrezzi da pesca e le dimensioni di maglia, le zone di divieto e lestagioni di chiusura. Il loro obiettivo è ridurre al minimo l’impatto delle attività di pesca sull’ecosistema marino e sull’ambiente, ma anche avvicinare la semplificazione e il processo decisionale ai pescatori e alle comunità costiere attraverso una maggiore regionalizzazione e un approccio dal basso.
Le nuove norme, che riguardano sostanzialmente la pesca commerciale e, ove opportuno, la pesca ricreativa, aumenteranno la selettività degli attrezzi da pesca. Introdurranno inoltre indicatori quantitativi per contribuire a ridurre le catture indesiderate di specie marine inferiori alle taglie minime di riferimento per la conservazione e le catture accessorie di specie marine sensibili non sfruttate a fini commerciali, compresi mammiferi quali balene, delfini e focene, uccelli e rettili marini. Sarà poi vietata la pesca di specie rare, come determinate specie di squali e razze.
Il regolamento introduce inoltre un divieto totale di pesca con reti da traino con impiego di impulso elettrico a partire dal 1° luglio 2021. Gli Stati membri hanno la possibilità di vietare o limitare immediatamente questo tipo di pesca nelle loro acque costiere, ma è comunque previsto un periodo di transizione per consentire al settore di adeguarsi.
Altri metodi di pesca che prevedono l’uso di esplosivi, veleno, narcotici, corrente elettrica, martelli pneumatici o altri attrezzi a percussione che rischiano di danneggiare ogni tipo di corallo saranno vietati.