Perturbazione meteorologica è una delle espressioni che ascoltiamo o leggiamo sempre più di frequente in tempi di cambiamenti climatici sempre più repentini. Quando arriva alle nostre orecchie o sotto i nostri occhi sappiamo che nelle ore seguenti il cielo si annuvolerà o che probabilmente pioverà ma sappiamo come si forma una perturbazione? Facciamo un veloce recap utile a chi deve programmare un viaggio, esce in mare o per un’escursione in montagna.
La troposfera
La troposfera è quella fascia dell’atmosfera terrestre che si trova nella parte più bassa, a contatto con la Terra. In questo strato dell’atmosfera terrestre sono concentrati i 3/4 della massa gassosa totale e la quasi totalità del vapore acqueo. Nella troposfera restano intrappolati anche gli inquinanti atmosferici. Perché ne parliamo in questo contesto? Perché un’altra caratteristica della troposfera è la circolazione delle masse d’aria che sono all’origine degli eventi meteorologici. E’ qui che si verificano tutti gli scenari meteo che scandiscono le nostre giornate. Grazie alla presenza di gas come ossigeno, azoto e anidride carbonica, infatti, nella troposfera si sviluppa la vita.
La temperatura terrestre
La temperatura della troposfera non è uguale in tutti i punti e si rimodula di continuo. Ciò accade perché la circolazione delle masse d’aria in questo strato dell’atmosfera mira a ristabilire l’equilibrio termico tra i poli e l’equatore. Esistono 3 macroaree, dette celle, per la circolazione delle masse d’aria:
- la cella di Hadley che copre la fascia dall’equatore a quella tropicale
- la cella di Ferrel che interessa le medie latitudini
- la cella polare che parte dai poli fino al circolo polare artico.
Le celle attigue entrano in contatto tra loro e si scambiano le relative masse d’aria con temperature e umidità diverse.
Perturbazione meteorologica: cos’è
Alla luce di quanto illustrato, cos’è una perturbazione meteorologica e come si forma? Iniziamo col dire che quella che comunemente chiamiamo perturbazione meteorologica, in realtà, si chiama Sistema frontale. Un sistema frontale nasce dall’incontro tra masse d’aria di temperature diverse. L’incontro può generare due tipi di fronte: caldo e freddo.
Il fronte caldo si crea quando una massa d’aria calda incontra una massa d’aria fredda. La prima è più leggera della seconda pertanto si colloca al di sopra portando alla formazione di nuvole piuttosto estese e stratificate e precipitazione a carattere temporalesco in genere di bassa intensità.
Il fronte freddo, invece, si ha quando una massa d’aria fredda ne incontra una calda. L’aria fredda, più pesante, spinge l’aria calda verso l’alto. Si generano così fenomeni meteo piuttosto violenti, come temporali, tormente e tempeste.
Cercare le previsioni meteo è diventata un’azione comune a tanti. La loro lettura al mattino sembra quasi un’azione indispensabile per programmare la propria giornata. In altre occasioni non basta semplicemente sapere se quel giorno sarà bel tempo o no. Se si ha in programma una gita in montagna o un’uscita in mare è bene avere un minimo di nozioni in più per calcolare eventuali fattori di rischio. Un temporale improvviso in certi casi non rovina la giornata ma può avere conseguenze ben più gravi.
In copertina foto di Michal Jarmoluk da Pixabay