Perquisizioni e calcio, un binomio che ultimamente è spesso al centro dell’attenzione. Le vicende della Juventus legate a plusvalenze, falsi in bilancio, manovre stipendi ed aggiotaggio hanno messo sotto la lente d’ingrandimento un mondo del pallone ormai non più così affascinante come qualche decennio fa. Le ultime, in ordine temporale, sono state le perquisizioni nelle sedi di Lazio, Roma e Salernitana.
Perquisizioni calcio: cos’è successo negli ultimi giorni?
Un pomeriggio, tre perquisizioni in contemporanea. Interessate sono state tre club di Serie A ovvero Roma, Lazio e Salernitana che hanno accolto squadre della Guarda di Finanza nei loro centri sportivi. La Guardia di Finanza di Roma ha eseguito, secondo la nota poi emessa dalla GdF, “nell’ambito di una indagine sulla compravendita dei diritti alle prestazioni sportive di taluni calciatori”.
Perché ci sono state le perquisizioni?
Bisogna ,però, distinguere bene le motivazioni delle perquisizioni. Sempre tramite la nota della Guardia di Finanza, la AS Roma ha “subito” questa provvedimento alla luce delle “attività di polizia giudiziaria che si riferiscono a operazioni di trasferimento di calciatori professionisti avvenute negli anni 2017, 2018, 2019 e 2021. Il provvedimento in esecuzione è stato emesso nell’ambito della fase delle indagini preliminari (tuttora in corso), allo stato delle attuali acquisizioni probatorie ed è doveroso sottolineare che, sino a un giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati“
Le perquisizioni alla SS Lazio ed alla US Salernitana, invece, fanno seguito alle “attività di polizia giudiziaria che si riferiscono a operazioni di trasferimento di calciatori tra le due società avvenute nelle stagioni sportive 2017/18, 2018/19, 2019/20 e 2020/21. Le indagini in corso, di cui è titolare la Procura della Repubblica di Tivoli, competente sul luogo ove ha sede legale la “S.S Lazio SpA”, non sono collegate con altre svolte da altre Procure della Repubblica di cui vi è stata notizia sugli organi di informazione. Si procede per i reati di cui agli artt. 8 e 2 D.Lvo 74/2000 (emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti), nonché per i reati di cui agli artt. 2621 c.c. e 2622 c.c. (delitti di false comunicazioni sociali) nei confronti di alcune persone che, come ricordato, devono ritenersi innocenti fino a una condanna definitiva“
Ennesimo scandalo del pallone?
Alla luce di questi nuovi risvolti, siamo di fronte al nuovo scandalo del pallone? La domanda che tutti si pongono, però, non è questa. Il quesito che tutti i tifosi si pongono, infatti, è: siamo di fronte alla diretta conseguenza dei fatti che coinvolgono la Juventus? Non è mistero che a causa dei processi penali, amministrativi e sportivi che vedono la Juventus imputata abbiano “risvegliato” le varie procure italiane.
Domande, indagini, accuse, processi e sentenze. Un dejà vu datato 2006 che il calcio italiano aveva l’obbligo di non far ripetere mai più ed invece ha fallito. Ancora un volta, il mondo del pallone tricolore ha fallito. Gli alibi non mancano, le scuse sono infinite tra i vari “i costi sono aumentati in maniera spropositata”, “il covid ha “ucciso” le società calcistiche” oppure il sempreverde “lo fanno tutti”. La realtà, però, è una sola una: il prodotto calcio, ancora una volta, subisce un colpo durissimo.
Il maltrattato prodotto calcio
Colpi su colpi che rendono il prodotto calcio italiano un pugile che non riesce ad uscire dall’angolo di ring nel quale è stato buttato. Un pugile, però, colpevole di non voler reagire e di tenere la guardia abbassata. Un prodotto calcio, infatti, sempre meno protagonista in Europa (nonostante le 6 squadre italiane nei quarti delle coppe europee) dal punto di vista dell’appetibilità.
Sempre meno persone guardano il campionato italiano, sempre meno persone sono interessate a quello che succede nella Serie A italiana. Non è una impressione ma un dato di fatto se si vanno a controllare i dati degli ascolti forniti da DAZN dopo la messa in onda di ogni turno di campionato.
Scandali, squadre sempre più in difficoltà economica con bilanci disastrati, strutture fatiscenti che faticano ad essere rinnovati sperando che la UEFA dià all’Italia la “gestione” dell’Europeo 2032. Cosa bisogna fare per rialzare questo pugile ferito?