La performance “per una Rosa” è un omaggio a Pier Paolo Pasolini, alla sua Poetica, alle sue Passioni, alle sue Parole. È uno studio liberamente ispirato al testo “poesia in forma di rosa”, un’opera manifesto della produzione artistica di Pasolini dei primi anni sessanta, che ha fortemente influenzato la nostra poetica e la nostra ricerca sul sacro, sulle iconografie e sui simboli.
Numerosi nel film sono i riferimenti al mondo dell’arte: da Giotto a Correggio, da Masaccio a Piero della Francesca, da Caravaggio ai manieristi Pontormo e Rosso Fiorentino, da Niccolò dell’Arca a di Guido Mazzoni. Le descrizioni paesistiche di Pasolini sono vere e proprie descrizioni digressive che hanno come tema opere d’arte figurative.
Il linguaggio tautologico della realtà, la tradizione figurativa ed iconografica, le sacre rappresentazioni, la messa in scena popolare, lo studio sui simboli, la relazione tra fissità e movimento, sono gli elementi che da sempre hanno accompagnato la nostra ricerca sulla tecnica dei tableaux vivants.
Costruiti sulla musica, altro elemento centrale del nostro lavoro, i quadri viventi sono realizzati con pochi mezzi: poche stoffe, pochi oggetti e, soprattutto, i corpi degli attori che, facendosi modelli ed attrezzisti, compongono dinanzi agli occhi degli spettatori le tele. Nulla è lasciato al caso così come nulla è superfluo.
La dinamica della costruzione trova il suo equilibrio nella sospensione musicale di uno stop, nel fermo immagine di un’azione in divenire che costringe il corpo ad una tensione muscolare viva e pulsante.