Aperta la gara di solidarietà tra le aziende associate per ricostruire i boschi vesuviani distrutti dagli incendi. Orsini (FederlegnoArredo): «Le istituzioni non possono più perdere tempo e devono lavorare a politiche forestali su scala nazionale».
«Le drammatiche immagini di questi giorni che vedono ampie aree del nostro Paese andare in fumo devono fare riflettere seriamente le istituzioni sulla necessità di attuare politiche forestali realmente efficaci che, come sosteniamo da anni, puntino tra l’altro a favorire la pulizia dei boschi e la realizzazione di nuove piste forestali che consentano un più rapido accesso ai mezzi di soccorso», spiega Emanuele Orsini, presidente di FederlegnoArredo. «Sono anni che ripetiamo che un bosco curato è un bosco più sicuro che può inoltre diventare fonte di reddito in un Paese come l’Italia, storicamente povero di materia prime, che si troverebbe una miniera verde di circa 11 milioni di ettari la cui gestione porterebbe a circa 280.000 nuovi posti di lavoro».
Purché si attuino politiche forestali nazionali, sottolinea nuovamente Orsini: «Stiamo lavorando intensamente con i ministeri competenti per portare all’approvazione di una legislazione al passo con i tempi, che veda nelle foreste un patrimonio da tutelare e valorizzare economicamente al tempo stesso. A questo proposito, auspico una rapida ratifica della Direzione foreste all’interno del Mipaff che consentirà di semplificare il coordinamento nazionale delle attività forestali».
Nell’immediato FederlegnoArredo e Associazione Forestale Italiana hanno lanciato un’importante iniziativa presso i propri associati per ricostruire i boschi vesuviani andati in fiamme mediante l’acquisto di piante autoctone. «Le centinaia le piante già acquistate dalle aziende sono un segnale di speranza e dimostrano il grande senso di responsabilità degli imprenditori italiani del legnoarredo», spiega Andrea Negri, presidente AFI.
L’iniziativa ha raccolto il plauso di Fausto Iaccheri, presidente di Conlegno: «Come Consorzio per la tutela del legno e del sughero siamo in prima linea nella salvaguardia del patrimonio forestale e della biodiversità. Attraverso il nostro lavoro nel quotidiano promuoviamo un sistema che, tramite un approccio ecosostenibile, valorizzi la qualità delle imprese consorziate che operano nel comparto legno: un impegno importante per il Consorzio, ma soprattutto nei confronti dell’ecosistema italiano e del nostro Pianeta. Iniziative lodevoli come quella portata avanti da FederlegnoArredo e AFI sono fondamentali per ridare vita al nostro prezioso patrimonio boschivo».