Progetti per i bambini autistici. La storia di oggi ha come tema centrale proprio questo e racconterà un nuovo progetto che prende il nome di “Change“, un progetto fare sì che la fotografia diventi veicolo privilegiato dei ragazzi autistici instaurando un dialogo con la realtà che li circonda.
Bambini e ragazzi autistici, “Change”
Nel suo nome è già racchiusa la promessa di un cambiamento. Si chiama “Change” il progetto (cofinanziato dalla Regione Campania) che consentirà ai ragazzi interessati dallo spettro autistico di interagire con il mondo esterno attraverso l’arte. Il progetto è stato ideato e creato dall’Associazione Autismo fuori dal silenzio (Afs) ed il Museo Didattico della Fotografia (Mudif) di Sarno, in collaborazione con l’associazione “Amici di Genny” di Pagani.
Intervista ad Alfonso D’Angelo, presidente dell’associazione Autismo Fuori dal Silenzio
Quindi, in cosa consiste nel dettaglio questo progetto? A chi è rivolto? Qual è il suo obiettivo? Queste ed altre domande sono state rivolte ad Alfonso D’Angelo, presidente dell’associazione Autismo Fuori dal Silenzio:
Come nasce il progetto “Change?
L’idea nasce dall’Afs, la cui sede si trova negli spazi confiscati alla mafia e messa a disposizione dei ragazzi con disturbi dello spettro autistico. Con Change l’associazione Afs intende consolidarsi quale centro di servizi e di attività per l’autismo, con un’offerta differente e con una maggiore attrattiva, attraverso non solo laboratori ludico ricreativi ma anche e soprattutto attraverso laboratori di fotografia e incontri in cui si potrà sperimentare una realtà virtuale.
Qual è l’obiettivo del progetto?
Il percorso intende colmare un vuoto, vista l’assenza sul territorio dell’Agro nocerino sarnese di strutture che offrono servizi differenti e più in linea con le esigenze dei soggetti autistici, che vadano oltre la mera assistenzialità.
Perché proprio la fotografia?
Da decenni la fotografia è utilizzata nelle terapie, anche se molte persone sono ancora inconsapevoli dei benefici che può avere per la salute e per il potenziale di crescita che essa racchiude. Le fotografie in particolare hanno la capacità di esprimersi simbolicamente, comunicando senza parole, trasmettendo sensazioni senza toccare.
In che modo la realtà virtuale gioca un ruolo di grande importanza nel vostro progetto?
Il progetto si incentrerà sulla realizzazione di un libro fotografico in cui saranno raccolti gli scatti di bambini con disturbo dello spettro autistico nelle loro attività quotidiane a scuola e a casa. Inoltre sarà realizzato il Virtual Tour, un laboratorio che consentirà ai bambini di calarsi nella realtà virtuale grazie a occhiali speciali che permetteranno di investigare ed esplorare vari contesti; tale intervento sarà ancor più valido nel periodo scolastico perché permetterà di vivere ambienti urbani e ambienti naturali, di fare viaggi e superare le proprie paure. Favorirà conoscenza e, soprattutto, inclusione