Dici ufo e subito viene da pensare a presenze aliene, vite su altri mondi. Nel 2019, una nave della Marina Militare americana avvista un oggetto i cui movimenti sembrano essere in contrasto con le leggi della fisica. Un oggetto non identificato capace di muoversi in aria, nel vuoto e in acqua e che i militari provvedono a filmare. Dopo le indagini condotte dal Dipartimento alla difesa che si occupa di oggetti volanti non identificati, il Pentagono, qualche giorno fa, ha decretato la veridicità del video con l’ufo del 2019. Ed ecco che l’immaginario collettivo si riaccende di fantasie, quelle fantasie che non hanno mancato di ispirare anche larga parte di letteratura e cinema.
Il video dell’ufo del 2019 ritenuto autentico dal Pentagono
La parola UFO sta per (Unidentified Flying Object) cioè oggetto volante non identificato. Una definizione molto generica, coniata dalla United States Air Force nel 1952, che riguarda tutti gli oggetti il cui volo resta non identificato anche dopo le verifiche effettuate dalle autorità preposte. Studiare questi fenomeni, infatti, è prima di tutto una questione di sicurezza nazionale. Qualche anno prima, invece, nel 1947, in seguito a un altro avvistamento per opera del pilota Kenneth Arnold, era stato coniato il termine disco volante. Termine che, pur volendo mostrarsi molto tecnico, si poneva perfettamente in quella lunga tradizione di avvistamenti di oggetti volanti o di “scudi infuocati” testimoniati dai racconti tramandati fin dall’antichità. Così, su questi misteriosi oggetti sono iniziati studi di ogni tipo fino ad arrivare a creare una scienza tutta nuova: l’ufologia.
Tra scienza e…
L’ufologia spesso si muove tra motivazioni ideologiche e credenze religiose tanto che la comunità scientifica la considera una pseudoscienza. Il suo scopo è quello di raccogliere prove documentali sugli avvistamenti e di studiare i fenomeni per scoprirne le origini. Secondo alcune teorie, sarebbero impressioni ottiche tipiche di alcuni fenomeni atmosferici, secondo altre frutto di esperimenti militari messi in atto durante la seconda guerra mondiale. Non manca l’ipotesi, formulata dal Carl Gustav Jung, secondo la quale gli ufo sarebbero visioni dettate da un inconscio represso e quella che suggerisce la presenza di altre forme di vita in pianeti diversi dal nostro. Un’ipotesi troppo affascinante per non essere presa come fonte d’ispirazione, sia da gran parte della letteratura del fantastico, sia dal cinema.
fantascienza
Il romanzo più antico nel quale si racconta dell’incontro di un gruppo di uomini con uno di alieni è “La storia vera” di Luciano di Samosata. Come dicevamo, infatti, gli avvistamenti di oggetti non identificati sono documentati fin dall’antichità. Gran parte della letteratura di fantascienza, nata nel Novecento, ha attinto alle suggestioni dettate dalla presenza di creature aliene nello spazio partendo da Howard Phillips Lovecraft a Ray Bradbury, per citare solo due dei molti esempi. Narrare di altri mondi è stato per loro un ottimo espediente per denunciare i mali del nostro. Se la letteratura di fantascienza può essere un interesse coltivato da piccole nicchie di appassionati, il cinema di fantascienza conta dei capolavori che hanno letteralmente sbancato al botteghino. Chi non ricorda il simpatico E.T. nell’omonimo film lasciato sulla terra dai suoi compagni di viaggio? Chi non ha mai immaginato di viaggiare nell’iperspazio come sul Millennium Falcon di Jan Solo della fortunatissima saga “Star war”? Esaurire così il panorama della letteratura e del cinema dedicati alla fantascienza sembra un grande torto, ma il bello di questo genere è che la potenza dell’immaginario non finirà mai di ispirare e lascerà ancora spazio a nuove avventure.
In copertina foto di CoolCatGameStudio da Pixabay