Pellet, da sempre una soluzione alternativa al gas per quanto riguarda il riscaldamento ma il suo prezzo sta raggiungendo vette altissime. Tra aumenti e possibili bonus, un approfondito sguardo al Pellet.
Pellet, cos’è?
Sembra una domanda sciocca ma non lo è. Il pellet è un combustibile alternativo rispetto al gas o al gasolio, utile quando non è possibile utilizzare i sistemi di riscaldamento tradizionali. Viene considerato anche un prodotto a basso impatto ambientale rispetto alle fonti fossili, purché l’impianto sia efficiente e ben mantenuto.
Perché il prezzo del Pellet si è alzato?
Prima di rispondere alla domanda è bene sapere quali siano attualmente i prezzi per questo materiale. Diamo, quindi, uno sguardo ai prezzi di quest’anno per un sacchetto di 15 chilogrammi di pellet. I dati sono stati raccolti e riportati dall’Aiel – Associazione italiana energie agroforestali:
- nel Nord-Ovest andavano da un minimo di 4,94 euro fino a un massimo di 8,05 euro;
- nel Nord-Est andavano da 4,62 euro a 8,88 euro;
- nel Centro e al Sud Italia da un minimo di 5,84 a un massimo di 6,41 euro;
- nelle isole arrivavano fino a 9,52 euro.
Riecco, quindi, la domanda: perché il prezzo è così alto? La risposta è: mancanza di autoapprovvigionamento. La guerra tra Russia ed Ucraina ha portato ad un innalzamento dei costi per quanto riguarda le materie prime. Il gas, soprattutto, ha raggiunto vette altissime in termini di prezzi e si cercano soluzioni alternative.
Nel “settore” riscaldamento, il pellet è una possibile risposta. Quindi, in Italia, la richiesta di questo combustibile alternativo si è alzato notevolmente. Più richiesta ma le scorte sono veramente poche visto che l’Italia non produce praticamente questo combustibile ma lo importa da altri paesi come Germani, Slovacchia e Repubblica Ceca. Questi paesi a loro volta ricevono il materiale grezzo per la realizzazione del pellet da altri stati come, ad esempio, Russia ed Ucraina. Ecco, quindi, la “soluzione” al nostro quesito.
Esistono dei bonus per le stufe a pellet?
Domanda legittima che trova una risposta più che positivia. Infatti, per l’acquisto di stufe a pellet, ci sono due possibili detrazioni da sfruttare:
- del 65% con Ecobonus fino ad un massimo di 30 mila euro. Questo incentivo è riservato agli interventi di riqualificazione energetica per immobili già iscritti al Catasto o con pratica di iscrizione in corso.
- del 50% della spesa, nel caso di ristrutturazione edilizia, fino ad un massimo di 96 mila euro. In questo caso la stufa deve avere un rendimento non inferiore al 70%.
Attenzione, però, perché il bonus stufe a pellet 2022 non è accessibile a tutti. Infatti, condizione imprescindibile è che l’acquisto e l’installazione dell’impianto avvenga entro il 31 dicembre 2022.