Alle primarie del PD l’ex ministro dell’innovazione esce vincitore.
Ancora troppo bassa la partecipazione al voto e molti problemi di organizzazione dei seggi
Nicolais avrebbe ricevuto circa il 60% dei consensi gli altri due candidati intorno al 20% ciascuno. Dovrebbe essere, quindi, il professore ex ministro dell’innovazione del governo Prodi a correre per il PD per le prossime elezioni provicniali di Napoli di giugno. Il condizionale è dovuto solo alla non ufficialità completa dei dati elettoriali delle primarie. Non è affatto azzardato parlare di primarie flop, infatti, i dati sommari dicono che la partecipazione si è aggirata sui 40mila votanti, ben lontani dai plebisciti degli oltre centomila votanti sia per Veltroni che per Prodi in passato; ma anche molto lontani dai dati (80-90 mila) che sciorinava il commissario Morando qualche giorno fa. Non hanno votato nemmeno tutti i 60.000 iscritti al Pd. Sulla scarsa affluenza hanno influito anche notevoli pecche organizzative. Ora il prof. Nicolais deve rimboccarsi le maniche e dare fiondo a tutto il suo appeal politico ed elettorale perchè oggettivamente la situazione del PD partenopeo non potrà offrirgli grandi possibilità di appoggio reale. Troppe divisioni, troppe faide, in definitiva troppi “galli a cantare”. Il banco di prova delle primarie Nicolais lo ha superato in surplace; davvero troppo nuovo rispetto agli “uomini-di-partito” suoi concorrenti. Ora comincia la fase più difficile: contrastare un candidato PDL (Cesario) radicato nel territorio e che ha già fatto partire la sua campagna elettorare da due mesi abbondanti. Auguri prpofessore!