Con 860 voti a favore, 2 contrari e 4 astenuti, Enrico Letta è il nuovo segretario nazionale del Partito Democratico. Quello stesso partito che nel 2014, quando era presidente del Consiglio, fece da spettatore silenzioso allo “sgambetto” di Renzi oggi lo ha invocato e acclamato per raccogliere i cocci di un partito in frantumi. Il ritorno di Enrico Letta come segretario del PD dovrà segnare una ripresa di quello che è il maggiore partito della sinistra italiana, secondo partito del Paese e parte fondante del governo Draghi.
Enrico Letta: una vita da politico
Facciamo un passo indietro rispetto a quel 2014 che, in fondo, rappresenta una svolta per la sua vita politica. Dopo gli esordi nella Democrazia Cristiana, la carriera politica di Letta prosegue nel Partito Popolare Italiano che in seguito confluì ne La Margherita. Nel 2004 venne eletto eurodeputato nella lista “Uniti nell’Ulivo”. Nel 2007 contribuì a fondare il Partito Democratico che avrà come primo segretario nazionale Walter Veltroni. Un esperienza politica intensa che durerà fino al 2014 quando, in seguito alle dimissioni da presidente del Consiglio, si allontanerà non solo dal partito ma anche dalla politica.
Se diventiamo il partito del potere, noi moriamo. Questo è il passaggio più importante di tutti. Noi dobbiamo avere le nostre idee in testa, andare al governo se si vincono le elezioni ma sapendo che si vincono le elezioni se non si ha paura di andare all’opposizione. Noi non dobbiamo essere il partito del potere. Apertura è il mio motto. Spalanchiamo le porte del partito
Dal discorso di Enrico Letta prima delle elezioni
Incarichi di prestigio
Nell’arco della sua lunga carriera politica, Enrico Letta ha ricoperto incarichi di grande rilevanza:
- Capo di Gabinetto alla Farnesina con il ministro Beniamino Andreatta (1993-94)
- Ministro per le Politiche Comunitarie nel governo D’Alema 1 (1998)
- Ministro dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato nel governo D’Alema 2 (1999)
- Ministro del commercio estero nel governo D’Amato 2 (2000)
- Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Prodi (2006)
- Presidente del Consiglio dei Ministri (2013)
Esperienza, quest’ultima, che durò poco meno di un anno e terminò in modo brusco per l’intervento diretto di Renzi. Dopo di allora, Enrico Letta si è trasferito a Parigi per dedicarsi all’insegnamento presso l’Istituto di Studi Politici dove ora dirige la Scuola di Affari Internazionali.
Letta: il ritorno nel PD come segretario
Dopo 6 anni è arrivato per Letta il ritorno trionfale al Nazareno. Per rianimare il suo partito ci vuole una rivoluzione che passa per le donne, i giovani e lo Ius soli. La scarsa partecipazione femminile all’interno del partito era stata evidenziata al momento della formazione del nuovo governo ed è una questione che Letta, dotato di una visione più ampia, porrà come prioritaria. Un’altra esigenza della politica di oggi è quella di allargare la base coinvolgendo i più giovani. Il partito dovrà essere aperto e portare avanti la battaglia del voto ai sedicenni. Quanto allo Ius soli, ha poi commentato Letta nel suo discorso prima del voto, sarebbe significativo se venisse approvato in un governo di così larghe intese com’è quello di Draghi. Il lavoro da fare ora, quindi, è ridare a questo partito la sua anima europeista e progressista.
In copertina foto de L’Istituto Jacques Delors