Il candidato del centro sinistra ammette le colpe della sua coalizione sul problema rifiuti in Campania, vanto, invece, del suo mandato salernitano, ma critica il centro destra, definendolo rifugio del vecchiume politico
De Luca deride la coalizione di centro destra che si definisce rappresentante del rinnovamento politico e amministrativo della Campania. “Mastella, De Mita, Pomicino, Giulio Di Donato, il pronipote di Gava, Sergio De Gregorio, è questo il rinnovamento del centrodestra?” ha detto, rispondendo così a coloro i quali, tra cui la Carfagna, prestavolto di Caldoro, hanno affermato che De Luca non potrebbe mai rappresentare la discontinuità e il rinnovamento, di cui tanto si fa portatore, rispetto all’amministrazione bassoliniana. Insomma siamo al centro di una gara a chi è più rinnovatore. Ma ammette anche gli errori e la cattiva amministrazione della Campania da parte del centro sinistra, e la pessima reputazione che si è guadagnato in seguito: “Tre mesi fa in Campania eravamo morti. In questo momento stiamo combattendo, è difficile, ma combatteremo fino all’ultimo”. E questa sfiducia è stata causata soprattutto dalla questione dei rifiuti, su cui la passata amministrazione ha delle pesanti responsabilità , ma già in un intervento del 12 febbraio scorso ci tenne a precisare che il Governo non ha di sicuro eliminato il problema, ma ha semplicemente trovato soluzioni effimere, spostando i rifiuti da Napoli a Giugliano, Villaricca e Villa Literno. In questi giorni De Luca ha fatto capire che tale problematica è al centro del suo programma, è la vera sfida, l’occasione per dimostrare le proprie capacità (ricordiamo il primo posto guadagnato dalla sua città tra i comuni che applicano la raccolta differenziata, ma anche la condanna di 4 mesi di reclusione, subita dallo stesso De Luca nel 2005, per aver ordinato, insieme ad altri, il trasferimento di una grande massa di rifiuti in una discarica senza rispettare le norme igienico-sanitarie, discarica che poi si incendiò avvolgendo nel fumo i tanti automobilisti sulla vicina autostrada). Il candidato del Pd nutre profonda speranza nel riuscire a far riguadagnare fiducia alla sua coalizione, anche perché uno dei punti di forza è la militanza politica che, a suo parere, sta cominciando a rinascere tra gli elettori ma anche l’appoggio, ricevuto recentemente, da Sinistra e Libertà .
Daniele Picardi