Patrimonio Umanità Unesco: arriva la baguette. Da ieri, 30 novembre, infatti, la baguette francese diventa Patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco. O meglio, diventa patrimonio di tutti l’arte di fare la baguette. Simbolo indiscusso della cultura gastronomica francese, la baguette ha battuto i Tetti di Parigi candidati anch’essi a far parte del prestigioso elenco.
Patrimonio Umanità Unesco: la baguette
Una crosta croccante ma mai bruciata che nasconde una mollica morbida. E’ questa la caratteristica della baguette francese. Il più delle volte si farcisce come un panino ma è molto apprezzata anche a fette come base per paté. A esser divenuto Patrimonio immateriale dell’Umanità dell’Unesco non è la baguette in sé ma l’arte di realizzarla. La selezione accurata degli ingredienti e la lavorazione. Un riconoscimento molto simile a quello ottenuto per l’arte della piazza napoletana. La candidatura dell’iconico pane francese è stata avanzata lo scorso anno insieme a quella dei tetti di Parigi. Con la baguette, un altro pezzo di Parigi diventa patrimonio di tutti noi: nel 1991, infatti, lo erano diventate le rive della Senna, ricche di ponti storici e di punti strategici dai quali osservare i principali monumenti della città.
Icona della cultura francese
A chi dobbiamo la nascita della baguette non ci è concesso saperlo. Secondo alcuni risalirebbe ai tempi di Napoleone, secondo altri rappresenterebbe la Parigi metropoli moderna. Un periodo in cui la rivoluzione industriale e le rivendicazioni sindacali cambiano le abitudini della popolazione. Gli operai che lavorano alle grandi opere hanno bisogno di qualcosa di più pratico della consueta pagnotta per il loro pranzo. I fornai non possono più sostenere, come allora accadeva, turni di lavoro incessanti. Ed ecco che nasce la baguette, un formato di pane lungo circa 65 centimetri, largo 5 o 6 centimetri e alto 3 o 4. Il suo peso si aggira intorno ai 250 grammi. L’impasto dell’epoca non prevede lievito madre ma lievito di birra che lievita in molte meno ore. Il formato affusolato consente cotture brevi. Non ha bisogno di essere affettato per farne dei panini e si farcisce con molta semplicità. Dai forni dell’epoca, i primi a vapore, uscivano baguette con crosta croccante segnata da tagli obliqui e una mollica morbida. Caratteristica che ha conservato fino a oggi.
Come si fa la baguette
Un po’ come il trench e i jeans per la moda, anche la baguette ha sfidato il passare del tempo divenendo il simbolo di una cultura. Un simbolo disponibile in diverse misure: oltre al formato tradizionale sono disponibili, infatti, il flute, il flauto, del peso di 400 grammi, la ficelle, del peso di 125 grammi, e la demi baguette paragonabile a un panino. Ciò che accomuna i diversi formati è il rigido protocollo presidenziale per la sua produzione. Gli ingredienti della baguette sono farina di frumento, acqua, lievito madre e sale (18grammi per chilo di farina). E’ consentito in percentuali bassissime l’uso di farina di soia, semi o di malto di frumento. Assolutamente vietato congelare l’impasto durante la lavorazione. Con la tradizione non si scherza.
In copertina foto di Jens Teichmann da Pixabay