“L’arma utilizzata sino ad oggi dai pro-OGM è stata rappresentata dal tacciare di mediovalismo o retrogradezza chiunque esprimesse opinioni di contrarietà e/o prudenza verso la repentina svolta biotech, declamata come unico possibile scenario per il futuro dell’alimentazione” Lo ha dichiarato Andrea Nesi responsabile ambiente di AICS.
“Per frenare la pressione delle multinazionali degli OGM, si è partiti dal sentiment, rilevando un 80% di persone contrarie agli OGM in Italia ed in Europa; per passare al tema della prospettiva dei nostri territori e delle nostre eccellenze che rappresentano uno straordinario valore nel presente e, sempre di più, nel futuro; per il turismo ambientale che in piena crisi cresce del 11% tra gli stranieri e del 5% tra gli italiani; per il settore del biologico che cresce del 17% nel 2014 ed oggi non rappresenta più una nicchia con 15 milioni di famiglie in Italia che ne consumano prodotti, solo per citare qualche elemento dei tanti disponibili” continua Nesi.
“Ma il colpo di grazia per gli OGM arriva dalla ricerca italiana. Con le tradizionali tecniche degli incroci, si realizzano innovazioni utili ed efficaci, sicure, con una prospettiva di sostenibilità e sviluppo. Come simbolo di questa svolta nella ricerca in agricoltura, fortemente innovativa, in AICS abbiamo scelto il Sun Black, il pomodoro nero ricco di antociani realizzato dall’università di Pisa e l’università della Tuscia con la tradizionale tecnica dell’incrocio. Questo pomodoro diventerà famoso e sarà l’apripista di una lunga sequenza di altri prodotti innovativi della ricerca italiana NON-OGM” conclude Nesi.