Sarà in scena al Teatro Elicantropo lo spettacolo Passando per Pessoa, scritto, diretto e interpretato da Eugenio Ravo, presentato da Compagnia Esule Teatro
Attore e mimo, della scuola di Etienne Decroux, di cui è stato assistente, Eugenio Ravo ha creato, in Passando per Pessoa, una “maschera-personaggio” che muove e indossa come icona di una danza orientale.
Lo spettacolo è un atto di collisione, essenza e gioco di ciò che preesiste già in quel corpo e quella storia interiore. Rende esile il filo che lega le parole di Pessoa al suo segno esibito in scena, che si risolve in un incontro di difficili vibrazioni, riassumendo il ghigno e la tragedia travestiti.
Ravo ha sentito il bisogno di dialogare con il poeta portoghese e di collocare il dialogo a Napoli, sentendo nella sua città un seme ancora vivente della Lisbona di Pessoa. Questo spiazzamento l’ha portato lontano, fino a riscrivere abbassando, fino a distillare da Pessoa un dettato ulteriore, in rapporto con la scena.
Il poliedrico artista ripropone questo lavoro teatrale sulle orme di Pessoa, a distanza di venticinque anni circa dalla sua nascita, rivisto e riadattato, e di cui è interprete, regista e autore.
In quegli anni l’avventura possedeva un particolare colore, così Ravo si è ritrovato sulle tracce di Pessoa, viaggiando attraverso il Portogallo e Lisbona. Affascinato dalle voci più disparate, ha visitato i luoghi possibili di frequentazione del poeta, seguendo il vento nelle sue melodie, che lo condusse a cogliere similitudini nell’incanto di due città fatte di colori di mare, Lisbona e Napoli.
Le città con lo sguardo al mare hanno un loro fascino che le rende simili, più vicine, più umane. Lisbona sull’atlantico, Napoli sul Mediterraneo come un’apertura verso l’oltre confine, verso un infinito lontano.
Così, da una parte Pessoa e dall’altra Totò, lasciando i propri versi poetici al silenzio del mare in balia di onde notturne.
Presentato in diversi festival e rassegne teatrali in Italia e in Portogallo, Passando da Pessoa è diventato un progetto molto più ampio di una creazione teatrale. In collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna, a cura del Professore e Pittore Concetto Pozzati, è stato realizzato il libro dell’omonimo spettacolo (edito da Collana I fiori del maggio), con l’intervento di una trentina di artisti visivi, promosso dall’associazione Eta-Beta e il sostegno del Comune d Bologna.