(Adnkronos) – Salgono i prezzi delle uova di Pasqua mentre il prezzo delle colombe si è stabilizzato, arrestando la vertiginosa crescita dello scorso anno (maggiore del 20% su tutti i tipi di colombe). Le uova di Pasqua, invece, vedono un incremento dei prezzi di circa il 7,4% rispetto al 2023. Anche queste come le colombe sono caratterizzate da una forchetta di prezzo piuttosto ampia: infatti, i prodotti più cari sul fronte delle uova raggiungono, al chilo, quasi i 140 euro in più rispetto al prezzo meno caro.
E’ quanto emerge dall’indagine annuale di Altroconsumo su uova e colombe condotta con l’obiettivo di rilevarne i prezzi ed aiutare i consumatori ad orientarsi nella scelta. La rilevazione ha coinvolto 20 negozi tradizionali, nelle città di Roma e Milano, e 5 shop online.
Secondo l’indagine le colombe di ogni tipo mostrano una sostanziale stabilità di prezzo al chilo, le differenze sono dell’ordine di pochi centesimi di euro (da 1 centesimo a 18 circa) rispetto al 2023. Si è quindi assestata la vertiginosa crescita dei prezzi dello scorso anno (più del 20% su tutti i tipi di colombe). A livello di gamma, resta confermata la forchetta di prezzo molto ampia: i prodotti più cari arrivano a costare al chilo fino a 7 volte di più rispetto ai più economici. In più, le colombe speciali raggruppano diverse categorie di prodotti, e spesso sono di un formato più piccolo.
Le offerte sono presenti fin da quando le colombe sono iniziate a comparire sugi scaffali dei supermercati, ma questo dipende anche dalla politica di prezzo del singolo marchio o della catena. È prevedibile che, come in tutti gli anni, dopo la fine delle festività, il livello di prezzo di questi prodotti scenda ulteriormente vista la scadenza ridotta e l’esigenza della grande distribuzione di svuotare gli scaffali. Anche per capire quanto spenderemo per le uova di Pasqua l’indagine ha rilevato i prezzi in 20 punti vendita della Grande distribuzione organizzata e in cinque shop online.
Tra i prodotti considerati, le uova di cioccolato al latte, fondente e anche le numerose varianti, come quelle arricchite con nocciole, granelle o frutta. Rispetto al prezzo medio al chilo da noi rilevato lo scorso anno, quest’anno vediamo un incremento del 7,4% circa. I prezzi mediamente continuano a crescere, seppur di circa 3,60 euro in media al chilo. Se buona parte dei prezzi delle uova sembra mostrare una sostanziale stabilità, questo aumento è in parte dipeso da qualche ritocco nei prezzi di alcuni formati presenti nella gamma di un singolo marchio.
Altroconsumo fa qualche esempio: il Kinder GranSorpresa presenta un prezzo immutato rispetto allo scorso anno per i formati da 150g (stabile a 11,99, ovvero 79,93 euro al chilo) e da 320g (sempre 19,99 euro, ovvero 62,47 al chilo), mentre quello da 220g sale a 15,99 euro (l’anno scorso costava 14,99) per un prezzo al chilo di 72,82, aumentato quindi del 6,7%; tra le uova della Favorina (marchio Lidl), il prezzo del formato da 200g è stato portato da 2,99 del 2023 a 3,19 euro di quest’anno, che corrisponde a un +6,7% al chilo, mentre i costi degli altri formati restano stabili; tra le uova di Pasqua vendute da MD, un altro discount, il prezzo del formato da 1 chilo è stato portato da 6,99 a 7,99, che è equivale a un +14,3%, quello da 400g resta stabile a 3,99 euro.
Guardando alla forchetta di prezzi presenti sul mercato, le differenze sono sempre molto significative: i prodotti più cari arrivano a costare al chilo anche quasi 140 euro circa in più rispetto al prezzo meno caro rilevato. Differenze significative si possono invece trovare nel prezzo al chilo di formati differenti dello stesso marchio, come ad esempio il già citato GranSorpresa della Kinder. Qui, come per altre referenze, quel che incide è anche la licenza utilizzata (personaggi cartoni animati, serie televisive, ecc.) o la sorpresa contenuta.
Esiste, per di più, una grande offerta sugli scaffali per quanto riguarda la tipologia ‘cioccolato al latte per bambini’, con una forte segmentazione in base al personaggio o celebrità utilizzata in etichetta, le politiche commerciali sulla base di questi personaggi porta queste referenze di marchio commerciale ad avere un prezzo al chilo relativamente elevato rispetto alla media. Dall’indagine Altroconsumo, che ha coinvolto circa 1000 rispondenti della community ACmaker, è emerso che i due terzi di loro ha intenzione di spendere la stessa cifra spesa lo scorso anno per i prodotti pasquali dolciari, mentre un terzo pensa che spenderà di più.
La maggior parte dei rispondenti ha inoltre dichiarato che acquisterà le uova al Super o Ipermercato, con un notevole scarto rispetto agli altri canali di vendita. Lo stesso vale per le colombe, anche se rispetto alle uova sono molti di più coloro che intendono acquistare una colomba in pasticceria, canale che comunque registra un calo rispetto allo scorso anno, sempre tra gli AC makers che hanno risposto all’indagine.
In relazione alle uova, il parametro più importante di scelta è per loro il tipo di cioccolato, seguito dal prezzo, mentre per le colombe primeggiano come criteri di scelta la lista degli ingredienti e, ancora, il prezzo. Sempre sul piano del prezzo, nella maggior parte dei casi, la cifra stanziata per questi prodotti è di 20 euro.
Ma, nel dettaglio, i rispondenti della community ACmaker, sono disposti a spendere per le uova circa 10 euro, seguito da 15 e 20 euro, lo stesso vale per le colombe (10 euro per una confezione), ma in una forbice più ampia, che va dai 5 ai 25 euro.
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