E’ stato inaugurato, con notevole affluenza di pubblico, il nuovo spazio espositivo “Parma per le Arti” in borgo del Gallo 6, in pieno centro storico a Parma. Una nuova realtà che si occupa di arte e cultura a tutto tondo, nata dalla passione dei soci promotori Michele Bersellini e l’architetto Alberto Cacciani, rispettivamente presidente e vice presidente della neonata società cooperativa che gestisce lo spazio, coadiuvati da Francesca Asti, storica dell’arte e curatrice della mostra in corso: “La meraviglia della luce. Pittori italiani tra ‘800 e ‘900”.
Una mostra di oltre trenta opere tra dipinti olio, tempera, pastello, acquerelli e sculture di bronzo in stile Liberty, provenienti da collezioni private e dalla Galleria Farart di Tortona, specializzata in secondo Ottocento e primo Novecento italiano.
In esposizione autori di grande interesse artistico come: Giuseppe Pellizza da Volpedo, Emilio Longoni, e Antonio Fontanesi, per la sola giornata inaugurale, Ettore Tito, Angelo Vernazza, Enrico Sartori, Giulio Aristide Sartorio, Odoardo Borrani, Guido Carmignani, Cecrope Barilli, Riccardo Fainardi, Amos Nattini, Pio Joris, Michele Gordigiani, Giuseppe Casciaro, Salvatore Marchesi, Amedeo Bocchi e Matteo Olivero, in cui il tema della luce viene ripreso e interpretato, in modo sempre diverso e originale, per tutto il periodo espositivo. Un excursus storico tra vite e sensibilità differenti, che hanno saputo raccontare un passato non troppo lontano attraverso le loro opere.
“Parma per le Arti” vuole essere non solo galleria d’arte moderna e contemporanea, sede di mostre personali e collettive, ma punto di incontro per la cultura a Parma, che grazie ai diversi ambienti dislocati su due livelli, ospiterà anche corsi, presentazione di libri, incontri con artisti e altre iniziative culturali, allo scopo di valorizzare le forme artistiche della città, ma più in generale del Paese, nelle sue diverse espressioni.
Un nuovo punto di riferimento per gli appassionati d’arte, che si propone di offrire a giovani artisti locali e nazionali la possibilità di farsi conoscere e apprezzare, ma anche di fornire una ricollocazione e rivalutazione ad artisti del passato meno conosciuti, ma di alta qualità e pregio.
La società cooperativa ha infatti già in programma due importanti esposizioni: la prima comprenderà un’ampia cerchia di opere legate alla corrente del “divisionismo” in Italia; la seconda, invece, sarà dedicata esclusivamente a opere del celebre pittore Guido Reni e dei suoi seguaci.