Ebbene si, per le donne in dolce attesaesiste questa favolosa possibilità: parcheggiare in aree riservate alle donne in gravidanza o con bambini piccoli. Si tratta di posti auto distinguibili dal colore rosa e dal cartello che rappresenta una donna in dolce attesa.
La realtà
La realtà è che il parcheggio rosa ufficiosamente esiste, tuttavia, ufficialmente la questione è un pochino diversa. Si, perchè, come per il diritto di precedenza per le donne in dolce attesa, non vi è alcuna legge in materia che regoli la sosta rosa.
È chiaro che quindi la tutela viene affidata al buon senso quasi sempre inesistente del prossimo.
I primi parcheggi rosa hanno iniziato a fare capolino nel 2003 grazie alla sensibilità di alcuni comuni, il primo è stato Barletta, tuttavia, dopo l’entusiasmo iniziale, nessuno si è più curato di rispettare la sosta rosa.
Nel 2012 addirittura il sindaco del comune lombardo di Arona è stato costretto a multarsi da solo per una protesta di un cittadino. L’individuo ha protestato poiché gli stalli rosa cittadini non rispettavano l’articolo 137 comma 5 del CdS ossia la disciplina sui colori ammessi vale a dire bianco, azzurro, giallo e giallo nero. Vicenda sicuramente corretta legalmente ma completamente assurda dal punto di vista morale.
Il senso civico cittadino
Se la maggior parte dei cittadini non si crea scrupoli ad occupare parcheggi riservati a categorie protette disciplinati dal CdS, non sarà sicuramente una novità vedere occupati i parcheggi rosa da individui non aventi diritto.
Non è raro incontrare persone attempate o giovani aitanti parcheggiare nelle aree riservate alle donne in attesa. Se il cittadino medio non ama essere redarguito meno che mai lo apprezza quando la questione è talmente evidente che non può far altro che vergognarsi. Talvolta per difesa o per disprezzo vengono date risposte ironiche e poco cordiali quando basterebbe scusarsi ed evitare di ripetere la cosa. Quando la sicurezza di qualche centro commerciale viene interrogata sulla questione purtroppo risponde che se si riesce a beccare i cittadini, questi, vengono chiaramente invitati a spostarsi, diversamente, non essendoci regolamentazione in merito non è possibile multare in alcun modo i trasgressori quindi come sempre bisogna contare sulla buona educazione e sul senso civico dei cittadini che peró sono sempre più sordi al richiamo della civiltà.