L’Amore prima di tutto
Parlami d’amore” di Giovanna M. Gatti edito da VandA Edizioni è un libro interessantissimo, una lettura che affronta la tematica dell’amore a tutto tondo con consigli, analisi ed esercizi.
Giovanna M. Gatti è medico psicoterapeuta e da lungo tempo tratta temi di cura e autocura. Nel suo libro l’autrice conduce le lettrici in un viaggio nelle parole e nei silenzi che possono spalancare abissi oppure risanarli, ricostruire o creare distanze irreparabili.
“Parlami d’amore” di Giovanna M. Gatti è un viaggio dell’anima, un percorso che ognuno di noi almeno una volta nella vita ha affrontato quando si è trovato faccia a faccia con una crisi amorosa. Una crisi nella relazione d’amore può destabilizzare mente e corpo, a volte, non si ha neanche più voglia di affrontare la vita. Con una scrittura fluida e un linguaggio chiaro, il libro cattura immediatamente l’attenzione del lettore che troverà certamente spunti utili e di riflessione.
In questa bella intervista l’autrice ci parla tanto della sua esperienza come psicoterapeuta, del modo in cui ogni persona affronta la crisi amorosa, del perché è importante chiedere un supporto specialistico e qualche consiglio utile.
“Parlami d’amore” di Giovanna M. Gatti
Salve Giovanna, lei è nuova ai lettori di CinqueColonne Magazine. Ci può dire brevemente cosa fa nella vita?
E’ bello essere nuova, è una specie di rinascita. Nella vita faccio il medico psicoterapeuta e scrivo libri: all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano (IEO) mantengo un piccolo ruolo come senologa, ho compiuto 30 anni di attività lì perché sono arrivata in istituto quando ha aperto i battenti nel 1994 e non ero ancora laureata. IEO è stato e sarà sempre un’energia fondamentale per la mia formazione e le modalità di aiuto. La mia attività principale ormai è però quella di medico psicoterapeuta e di scrittrice: mi occupo di tante problematiche psichiche e psicofisiche, che quasi sempre hanno a che fare con l’amore.
Nel suo libro lei affronta una tematica molto importante: la crisi nella relazione di coppia. Secondo lei c’è differenza tra uomo e donna nell’affrontare questo accadimento?
C’è differenza da persona a persona, e perfino nella medesima persona esiste una differenza legata al momento della vita. Reagiamo alle difficoltà e ai traumi in modo diverso in epoche differenti della nostra esistenza, e il caos sentimentale è un trauma pesante. Se vogliamo concentrarci sulla differenza tra uomini e donne possiamo dire che l’energia maschile abbia alcune prerogative e quella femminile ne abbia altre: possedendole entrambe, le esprimiamo in quantità variabili. Incontro donne con reazioni tipicamente maschili (energia maschile iper-espressa) e uomini con reazioni da energia femminile. Non amo le generalizzazioni che vorrebbero gli uomini meno sensibili o attenti e meno colpiti da una difficoltà sentimentale: non funziona così.
Nel suo libro lei fornisce anche degli esercizi utili. Ci può anticipare qualcosa? Di cosa si tratta?
I miei libri più recenti (“La via della cura” e “Parla come ami”, editi da Mondadori, e questo libro edito da VandA edizioni) hanno alcuni esercizi pratici che servono per accompagnare nella via dell’autoguarigione e dell’evoluzione costruttiva. Voglio che siano esercizi semplici ma radicali nel risveglio dell’amore di sé: se impariamo ad amarci riusciamo ad affrontare ogni difficoltà. Non mi piace la teoria fine a se stessa: chi mi conosce da psicoterapeuta sa che mantengo il piglio concreto della chirurga e non mi limito ad ascoltare, voglio che la relazione terapeutica abbia risvolti utili e rapidi nell’accompagnare la persona verso un maggiore benessere. Metto insieme i lunghi anni di frequentazione dei seminari di Alejandro Jodorowsky, la specializzazione in psicoterapia psicosomatica e i decenni da donna dedita alla cura e creo esperienze che definisco “esercizi” perché chi legge i libri possa sentire dentro di sé l’energia del cambiamento, l’aiuto vero e concreto che parte dalla Voce dell’inconscio.
In Parlami d’amore lei parla anche di cura e autocura. E’ sempre necessario rivolgersi a uno specialista?
La parola “sempre” assomiglia alla parola “mai”: niente nella vita è così assoluto. Credo che un aiuto esterno e competente serva nella maggioranza delle crisi legate all’amore: l’amore è per noi la forza fondamentale, dirompente, costruttiva o destrutturante, che dona il senso a ciò che siamo, facciamo, pensiamo. Quando va in crisi l’esperienza emotiva è profondissima e intensa: difficile avere gli strumenti per risanarsi senza aiuto. Cura e autocura vanno insieme. Credo nella cooperazione tra terapeuta e paziente: nessuna guarigione è possibile senza l’impegno vero da parte del/della paziente. Potreste pensare che la richiesta di aiuto coincida automaticamente con un impegno: non è così. Spesso ricevo persone che chiedono aiuto con la bocca, ma non con il cuore e la mente. Danno per scontato che in terapia si verifichi qualche magia strana che non richiede impegno da parte loro. Non è così: le crisi d’amore portano a un’evoluzione costruttiva molto positiva se insieme si cammina per renderla possibile.
In base alla sua esperienza lavorativa, c’è un consiglio che può dare a tutte le donne che si trovano ad affrontare una crisi nella relazione d’amore?
Il consiglio migliore che posso dare è di ascoltarsi: evitare di chiedere consigli alle amiche “che conoscono benissimo la situazione”, parlare della crisi il meno possibile, fuggire dal vittimismo e chiedere aiuto seguendo i chiarissimi segnali che l’istinto manda in ogni istante.