«La storia delle eroine, scrittrici, artiste, scienziate che danno il nome ai viali di una delle più belle ville di Roma, è un modello di riferimento a cui le giovani generazioni possono guardare nell’ottica di una società libera da discriminazioni e violenza di genere. Per rendere più attraente questo percorso di conoscenza abbiamo scelto di associarlo con una disciplina sportiva come l’Orienteering che ha permesso alle bambine e ai bambini di muoversi consapevolmente in un grande spazio verde come Villa Pamphilj, familiarizzando al contempo con la ricerca storica in un’ottica di parità».
Così in una nota Alessandra Cattoi, assessora alle Pari Opportunità di Roma Capitale. Il progetto Orienteering: lungo sentieri di parità ha visto la partecipazione di 450 bambine e bambini e 45 insegnanti delle classe Iii e Iv di 7 scuole elementari romane. Nel corso dell’evento conclusivo, i gruppi partecipanti sono stati impegnati in una gara di orienteering, consistente nell´effettuare un percorso predefinito con l´aiuto di una bussola e di una cartina topografica. Per realizzare l’itinerario previsto, le bambine e i bambini hanno risposto a domande sulle biografie delle donne a cui sono intitolati i viali e le vie di Villa Pamphilj scelte per il percorso: Barbara Allason , Sorelle Bronte, Maria Callas, Carla Capponi, Simone de Beauvoir, Clara Shumann, Dolores Ibarruri, Lavinia Mazzucchetti, Anna Politkovskaja. L’appuntamento di Villa Pamphilj è stato preparato attraverso un percorso di formazione sulla toponomastica femminile e la costruzione della memoria storica in un’ottica di genere, e sulle conoscenze di base dell’orienteering, che ha coinvolto prima gli insegnanti e poi le classi partecipanti.