(Adnkronos) – Amazon Italia ha annunciato oggi di aver ottenuto la certificazione di parità di genere per tutte le sue linee di business, dagli uffici corporate passando per il customer service fino a tutta la sua rete logistica. La società che ha seguito la procedura di certificazione è Bureau veritas Italia, ente accreditato Accredia.
Dal 2011 l’azienda si conferma come uno dei principali creatori di posti di lavoro del Paese, con 18.000 dipendenti assunti a tempo indeterminato a cui offre opportunità di carriera stabili e ben remunerate, uno stipendio di ingresso tra i più alti del settore e numerosi benefit. Con l’obiettivo di continuare ad offrire l’ambiente di lavoro più sereno, sicuro e inclusivo, Amazon dallo scorso anno ha avviato l’iter per il conseguimento della certificazione di parità di genere previsto dal Pnrr.
“Crediamo – afferma Mariangela Marseglia, country manager Amazon in Italia e Spagna – nel ruolo attivo che può assumere un’azienda e la certificazione dimostra quale sia da sempre la nostra visione. Il nostro viaggio per conseguire la certificazione di parità di genere è iniziato a marzo 2022, quando la prassi è diventata parte integrante delle priorità strategiche della Missione 5 del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Da subito l’obiettivo per l’azienda è stato chiaro. Nel dicembre del 2022 abbiamo già ottenuto la certificazione per i nostri uffici corporate, diventando i primi nel settore e-commerce in Italia, ma abbiamo deciso di non fermarci e di continuare a lavorare per raggiungere il medesimo risultato anche per tutte le altre linee di business in Italia. Questo traguardo non può che riempirci di orgoglio”.
“E’ fondamentale offrire alle imprese ogni adeguato strumento per implementare le buone pratiche che favoriscono la parità di genere nel lavoro, per superare in modo definitivo il gender gap che ancora esiste. Ritengo che il Parlamento e il Governo possano svolgere un ruolo importante nel sostenere una partecipazione di qualità delle donne nel mondo del lavoro, attraverso il supporto allo sviluppo di modelli flessibili di organizzazione del lavoro, alla tutela della genitorialità, alla formazione e allo sviluppo professionale. Forte deve essere l’impegno in questo senso poiché l’uguaglianza di genere non è soltanto un diritto fondamentale, ma il pilastro della crescita economica e sociale di un Paese” ha commentato Walter Rizzetto, presidente commissione Lavoro pubblico e privato alla Camera dei deputati.
L’annuncio è avvenuto durante il panel Il valore dell’inclusione: il ruolo delle aziende per la parità di genere’, promosso da Amazon e organizzato nell’ambito dell’iniziativa 4Week4Inclusion, maratona di eventi dedicati all’inclusione e all’importanza della valorizzazione delle diversità, a cui partecipano per 4 settimane circa 400 partner fra imprese, università, associazioni ed enti no profit. Il centro di distribuzione Amazon di Passo Corese, in provincia di Rieti, è stato teatro dell’evento che ha visto la partecipazione di Anna Zattoni di Jointly, Claudia Strasserra di Bureau Veritas e di Ciro Cafiero, avvocato giuslavorista e autore del volume ‘Diversità e Inclusione’ per Giuffrè.
Insieme a Salvatore Iorio, country hr manager di Amazon Italia Logistica, gli ospiti hanno dialogato su cosa significhi per un’azienda decidere di intraprendere il percorso di certificazione e su quali siano le implicazioni pratiche. La testimonianza di Lucia Ghirardini, head of employer value di Automobili Lamborghini, azienda pioniera in materia di inclusione, ha infine offerto altri esempi concreti di pratiche di successo. La certificazione, che ha una validità di tre anni e sarà soggetta a monitoraggio annuale, attesta che l’azienda è conforme ai requisiti definiti per garantire un sistema realmente inclusivo, che rispetti la diversità di genere sul posto di lavoro, sulla base di dati e obiettivi misurabili.
Questo efficace strumento deve il suo progressivo successo all’estrema concretezza – i parametri per la certificazione parlano il linguaggio aziendale – e al sistema premiale. Attraverso la certificazione un’azienda ha la possibilità di rendere concreto ed efficace il proprio impegno per la parità di genere misurandosi sulla propria cultura e strategia, governance, processi di risorse umane, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere e tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
Nel processo di audit condotto da Bureau veritas sono emersi elementi positivi, a partire dalle politiche messe in atto da Amazon per garantire l’equità retributiva. L’ente certificatore ha riconosciuto la validità della modalità di gestione delle retribuzioni che in Amazon si basa su linee guida trasparenti e fasce retributive per ciascuna famiglia professionale. Il pay gap riscontrato è inferiore al 5% come previsto dalla recente Direttiva (Ue) 2023/970 volta a rafforzare l’applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro, o per un lavoro di pari valore, attraverso la trasparenza retributiva e i relativi meccanismi di applicazione.
Oltre alla trasparenza e alla equità retributiva, l’ente certificatore ha ritenuto molto positiva la puntuale e sistematica organizzazione procedurale che caratterizza l’intera gestione delle risorse umane e dei percorsi di carriera di Amazon e che permette di monitorare, analizzare e implementare nuove metodologie volte a sostenere la parità di genere in azienda.
L’utilizzo di strumenti rodati e protocolli interni completamente integrati a sostegno della rappresentanza femminile e a supporto della flessibilità permette all’azienda di acquisire una piena consapevolezza delle aree di miglioramento su cui focalizzarsi.
Nei siti logistici di Amazon, l’iter di valutazione ha inoltre riscontrato come l’azienda abbia aperto sempre più posizioni lavorative anche alle donne grazie alla crescente dotazione di tecnologie all’avanguardia, che consentono di ridurre i carichi di lavoro più pesanti e ripetitivi, continuando a investire in sicurezza.
L’innovazione e i nuovi software di gestione offrono, inoltre, una maggiore possibilità di coordinamento e definizione dei turni, permettendo all’azienda di elaborare nuove modalità di turnistiche per rispondere in modo efficace alla richiesta di flessibilità. Strumenti a supporto di flessibilità e genitorialità Amazon sostiene la genitorialità offrendo un congedo parentale esteso. In Italia, tutte le coppie sposate, conviventi e di fatto possono usufruire della policy di parental leave che prevede fino a 6 settimane di assenza retribuita, per figli naturali e adottivi. In particolare, l’azienda si è impegnata per implementare nella sua divisione logistica una rimodulazione degli orari, ponendo al centro le esigenze di tutte le famiglie.
Si tratta del ‘Turno famiglia’ che offre la possibilità a chi ha bimbi fino ai 3 anni di età di lavorare su un turno fisso, anziché ruotare, scegliendo quello più adatto in base alle proprie esigenze. Ovviamente anche il Turno famiglia si rivolge a tutte le tipologie di coppie. Nella rete logistica di Amazon, le donne rappresentano il 35% del personale, una percentuale di gran lunga superiore alla media nazionale per il settore dei trasporti e della logistica, che secondo i più recenti dati Istat conta una rappresentanza femminile pari al 21.8%. Sebbene tradizionalmente logistica e trasporti siano settori a prevalenza maschile, l’azienda si impegna ogni giorno per modificare questo paradigma, facendo leva su tre fattori prevalenti:
1) la tecnologia a supporto del lavoro delle persone;
2) l’ossessione per la sicurezza sul posto di lavoro;
3) gli strumenti di flessibilità e supporto alla genitorialità. In Amazon la tecnologia e l’innovazione diventano reali supporti alla parità di genere, soprattutto se pensiamo al settore della logistica.
Molti dei magazzini dell’azienda sono definiti robotici e hanno al loro interno tecnologie avanzate a supporto del lavoro degli operatori di magazzino, innovazioni il cui compito è aiutare le persone a svolgere al meglio il proprio lavoro, ad esempio alleggerendo l’impatto fisico di alcune specifiche mansioni.
L’introduzione di queste tecnologie ha di fatto aperto le porte a molte più donne rispetto al passato. La tecnologia, insieme ad una vera e propria ossessione per la sicurezza, consente quindi ad Amazon di avere luoghi di lavoro adatti a qualunque persona.
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