Marito e moglie, quattro figli.
Lui, Saverio, uomo di altri tempi tempi, carabiniere in pensione, lei Trieste, donna dura e apprensiva, madre chioccia e premurosa, sullo sfondo un piccolo borgo innevato durante le feste natalizie.
I due anziani coniugi decidono di invitare i propri pargoli, ormai diventati adulti, a trascorrere quel poco tempo che gli rimane, per vivere quell’atmosfera di festività, di calore che solo il Natale in famiglia può donare.
Quattro figli comunemente stravaganti, ognuno col suo trascorso diverso, Lina, la maggiore, nevrotica bibliotecaria ipocondriaca, suo marito Michele, rozzo geometra poco ben visto dal suocero Saverio, Milena, vedova depressa, incastonata nel ricordo del marito e nella propria incapacità di avere figli, Alessandro, il figlio buono, al limite dello sciocco, con sua moglie Gina, modenese snob e definita una poco di buono dalle cognate e, per ultimo, Alfredo, detto Alfredino, professore di una scuola femminile, belloccio e fan sfegatato della cantante Mina.
Un quadretto idilliaco, fatto di ricordi, risate, grandi mangiate e tanto affetto.
Insomma, il ritratto della tipica famiglia felice.
Ad un certo punto la rivelazione, il grande annuncio: la madre Trieste comunica ai propri cari la decisione di voler andare a vivere, data la veneranda età, a casa di uno loro.
Compito dei figli sarà quello di dover decidere colui che si dovrà prendere carico degli anziani genitori.
“Parenti serpenti” è l’opera di Carmine Amoroso, diventata un cult grazie al capolavoro di Mario Monicelli, una commedia amara, una triste denuncia al pilastro della società italiana: la famiglia.
Il regista Luciano Melchionna, dopo il roboante successo di Dignità Autonome di Prostituzione, decide di “sfidare” Monicelli mettendo in scena uno dei suoi drammi più significativi.
Una rappresentazione diversa da quello che siamo soliti aspettarci da lui, più “convenzionale”, ma sempre profondamente intima e ben costruita, divertente e toccante, complice anche un cast d’eccezione.
Durante le due ore sarà protagonista la verve del magistrale Lello Arena, che riesce ad alternare spassose gag a monologhi struggenti, e la dolcezza materna della valente Giorgia Trasselli.
Virtuosi interpreti anche i serpenti interpretati da Fabrizio Vona (Alfredo), Autilia Ranieri (Milena), Andrea de Goyzueta (Alessandro), Carla Ferraro (Gina), Annarita Vitolo (Lina) e Raffaele Ausiello (Michele).
Una commedia intensa e riflessiva, due ore di risate e di lacrime, perfetta da vedere in questo momento, ovvero dopo aver superato indenni le vacanze di Natale con i propri cari
Parenti Serpenti è in scena, a grande richiesta, al Teatro Augusteo di Napoli fino al 21 gennaio 2018.