Crisi, sprechi, inchieste giudiziarie. La ‘politica’ italiana di fronte ai cambiamenti e alle deflagrazioni ‘metereologiche’ sui palazzi romani e non risponde prontamente e tira fuori una legge di riforma sui rimborsi in “tre giorni tre”. Traparenza sì, ma i soldi dei partiti non si toccano, che a soffrire siano solo i cittadini ! “E io pago ! ”
Il livello di autoprotezione del potere italiano non ha simili, se non si va a scavare in determinate epoche storiche anche non vicine a noi in senso temporale. Quando sembra che la deflagrazione della ‘bomba mediatica’ appena scopiata debba travolgere i ‘palazzi’ allora il potere si ricompatta; come un corpo estraneo alla stessa società di cui dovrebbe essere espressione si erge a difesa delle proprie becere prerogative non già di dirittto ma di vil pecunia. Ecco, quindi, che nel Belpaese dove mediamente per fare una legge (non ad personam sia chiaro) ci si impiega un triennio, il governo dei tecnici e l’ABC dell’incongruenza totale tirano fuori la “loro legge”, quella che salvaguarda il loro portafogli e la loro sopravvivenza, in solo tre giorni e in altrettanti si esaurirà nell’iter parlamentare sancendo quel malsano accordo trasversale che accomuna tutti da destra (?) a sinistra (?) senza soluzione di continuità .  Il problema non è già che in tempi di crisi l’bbondante prebenda in termini di rimborsi ai partiti andrebbe ripensata nel senso della sospensione o dell’abrogazione ma semplicemente della trasparenza. Dunque, riassumenrdo, non è importante che io politico la smetta di sviluppare il mio ruolo in termini di attività di tipo lattiero-caseario (quello che volgarmente viene definito fare la ricotta) ma semplicemente che lo faccia in maniera trasparente; come se la trasparenza fosse sinonimo di onestà . Certo l’onestà ha come presupposto la trasparenza ma non si compone esaustuvamente in essa. Onestà significa, anche e sopratutto, svologere il proprio ruolo in termini d’ interesse collettivo e non individuale. Se mi rimborsano le spese per il carburante, non basta portare le ricevute del distributore per farsi rimborsare la benzina se poi questa è usata per andare a fare le proprie commissioni private, no? Basta considerazioni, di seguito vi riproponiamo un lancio di agenzia proprio sull’argomento in maniera che vi possiate rendere conto direttamente dell’entita di quanto detto. Â
Corruzione: nasce ”Commissione per la trasparenza’ nei partiti
(ASCA) – Roma, 12 apr –
Accordo raggiunto tra i partiti della maggioranza per la nascita di un sistema di maggiori controllo e trasparenza sui bilanci delle formazioni politiche. Una serie di regole che, nelle intenzioni di Pdl, Pd e Terzo Polo – investiti politicamente dal ciclone che materialmente invece si sta abbattendo sull’ex Margherita e sulla Lega Nord – dovrebbe porre un freno ai finanziamenti illeciti ai partiti e comunque ai trucchi di bilancio che sembrano aver compiuto i tesorieri (quanto autonomamente o in accordo con i vertici politici dei rispettivi partiti è uno dei temi all’attenzione della magistratura) della formazione che fu di Francesco Rutelli e del Carroccio di Umberto Bossi.Regole a parte non si interviene, almeno per ora, sull’entità dei rimborsi elettorali, come veniva invece chiesto da più parti, rinviando questo tema alla fine di maggio.
Il “punto più qualificante” dell’accordo è rappresentato dalla nascita della “Commissione per la trasparenza ed il controllo dei bilanci dei partiti”, guidata dal presidente della Corte dei Conti e composta inoltre dal presidente del Consiglio di Stato e dal primo presidente della Corte Suprema di Cassazione. Nalla nota viene spiegato che questa Commissione effettuerà il “controllo dei rendiconti, delle relazioni e delle note integrative dei bilanci” che i singoli partiti saranno tenuti a depositare entro il 15 luglio di ogni anno. Entro il 30 settembre la Commissione trasmetterà ai Presidenti della Camera e del Senato una relazione contenente l’esito dei controlli.
Qualora dai controlli effettuati dalla Commissione emergeranno irregolarità , i Presidenti della Camera e del Senato provvederanno ad applicare, su proposta della Commissione, sanzioni amministrative pecuniarie pari a tre volte la misura delle irregolarita’ stesse. L’avvio dell’attività di controllo della Commissione interesserà i rendiconti relativi all’esercizio 2011. Ancora, si prevede che i bilanci dei partiti “saranno obbligatoriamente soggetti al controllo ed alla certificazione di società di revisione iscritte nell’albo speciale Consob”.
I bilanci saranno pubblicati sui siti Internet delle stesse formazioni politiche “nonchè su una apposita sezione del sito Internet ufficiale della Camera”. Inoltre, “i partiti che non percepiscono più rimborsi elettorali saranno comunque soggetti all’obbligo di rendicontazione di cui alla legge 2/1997 fino al loro scioglimento”. Nessuna possibilità di investire i soldi all’estero (vedi la Lega Nord in Tanzania). I partiti, viene stabilito, “potranno investire la propria liquidità esclusivamente in titoli emessi dallo Stato italiano”.
Maggiore trasparenza anche sulle donazioni ai partiti politici e sull’attività delle fondazioni. Le donazioni superiori a 5.000 euro “dovranno essere rese pubbliche” mentre le contribuzioni dei partiti a fondazioni, enti e istituzioni o società eccedenti i 50mila euro annui “comporteranno l’obbligo per questi ultimi di sottoporsi ai controlli della Commissione per la trasparenza ed il controllo dei bilanci dei partiti politici”.
Tutte queste misure, assicurano nella nota Pdl, Pd e Terzo Polo saranno sottoposte all’attenzione dei capigruppo degli altri partiti presenti in Parlamento e si proporra’ che possano “diventare un emendamento al decreto legge fiscale attualmente in discussione alla Camera in modo da trasformarlo in norma di legge nel giro di pochi giorni”.
La riforma complessiva del finanziamento ai partiti, a partire evidentemente dalla sua entità , non arriverà però prima di maggio. Nella nota si legge infatti che “per quanto riguarda l’attuazione dell’art. 49 della Costituzione, che contemplerà il tema degli statuti dei partiti e delle loro regole di vita interna, nonché l’entità e le regole del finanziamento pubblico dei partiti politici, il relativo provvedimento è già calendarizzato per l’aula della Camera per l’ultima settimana di maggio”.
Il cittadino che non arriva a fine mese che cosa può dire a questo punto ? ” E io pago!”
Gianni Tortoriello