Si è presentato al Policlinico Gemelli intorno alle 15 di domenica 4 luglio, in modo discreto, come nel suo stile, e dopo qualche ora è stato operato. Papa Francesco ha subito un intervento chirurgico al colon, ha reagito bene e, se il decorso prosegue senza complicanze, dovrebbe tornare alla sua residenza per la fine della settimana.
L’intervento chirurgico di papa Francesco
Il Santo Padre è stato operato al colon a causa di una stenosi diverticolare sintomatica del sigma. Una patologia che porta alla formazione di sacche all’interno dell’intestino (diverticoli) che, se infiammate, possono dare disturbi come dolore o anche il restringimento del colon (stenosi, appunto). La soluzione chirurgica, che non comporta grossi rischi, consiste nella resezione del tratto intestinale interessato e il recupero post operatorio avviene, in genere, in pochi giorni. La degenza ospedaliera di Francesco dovrebbe aggirarsi intorno ai 7 giorni. Il primo bollettino medico diffuso subito dopo l’intervento ha assicurato che il pontefice ha reagito bene all’intervento e che il decorso sta procedendo come previsto. Numerosi i messaggi di solidarietà giunti, per esempio, dal presidente del Consiglio Draghi e dal presidente della Repubblica Mattarella.
“Santità, atterrato a Parigi per la Visita di Stato che mi accingo a iniziare nella vicina e amica Francia, ho appreso del suo ricovero al Policlinico Gemelli. L’affettuoso pensiero degli italiani tutti, di cui mi faccio interprete unendovi il mio personale, accompagna in queste ore Vostra Santità, unitamente ai più cordiali auguri di buona convalescenza e ancor migliore e pronta guarigione”
Il messaggio del presidente Sergio Mattarella a papa Francesco
Il terzo Vaticano
Un’ala del decimo piano del policlinico Agostino Gemelli di Roma è da sempre riservato alla degenza dei papi anche se finora, Francesco è stato il secondo pontefice ricoverato nella struttura ospedaliera. Prima di lui, e più di una volta, lo era stato solo papa Giovanni Paolo II che lo aveva ribattezzato “terzo Vaticano” dopo il Vaticano propriamente detto e Castel Gandolfo. Il primo ricovero risale a quel famoso 13 maggio del 1981 subito dopo l’attentato in piazza San Pietro per opera di Mehmet Alì Agca. A questo ne seguirono altri 6 fino al 2005 quando scomparve. A poche settimane dalle dimissioni in seguito all’attentato Giovanni Paolo II fu nuovamente ricoverato a causa di un’infezione virale probabilmente contratta attraverso le trasfusioni subite durante l’intervento eseguito in emergenza e fu sottoposto a un altro piccolo intervento. Nel 1992 gli fu asportato un grosso tumore all’intestino e l’anno seguente fu sottoposto a una Tac di controllo. Il 1993 è anche l’anno della caduta consumatasi nella sala Nervi durante un’udienza, caduta che gli provoca una lussazione della spalla. Nel 1994 gli viene impiantata una protesi che sostituisce la testa del femore destro fratturatosi in seguito a una rovinosa caduta nel bagno. L’asportazione dell’appendicite gli fu praticata, invece, nel 1996. Gli ultimi ricoveri risalgono al 2005, pochi mesi prima della sua morte (avvenuta il 2 aprile), a causa di problemi respiratori causati, probabilmente, dal morbo di Parkinson in stadio avanzato.
I prossimi viaggi del Papa
Prima dell’arrivo all’ospedale Gemelli, quella del 4 luglio è stata per papa Francesco una domenica come tutte le altre (la notizia dell’imminente ricovero non era trapelata). Alle 12 ha recitato, come sempre, la preghiera dell’Angelus dalla sua finestra su piazza San Pietro e, in questa occasione, ha annunciato quelle che saranno le mete dei suoi viaggi futuri. Il prossimo settembre, infatti, ha in calendario due viaggi; il primo a Budapest dove il 12 parteciperà alla messa conclusiva del Congresso Eucaristico internazionale, il secondo, subito dopo, a Bratislava, Prešov, Košice e Šaštin.