Il trionfo europeo della nazionale di pallavolo vede l’estate sportiva targata Italia prolungarsi anche a Settembre ma soprattutto riscattarsi dopo l’uscita ai quarti nel torneo olimpico di Tokyo 2020.
Pallavolo femminile, il grande successo europeo dell’Italia
Dove eravamo rimasti? Ad un netto 3 a 0 ad opera della Serbia che aveva infranto già ai quarti di finale il sogno olimpico delle ragazze terribili italiane. Un olimpiade da dimenticare che ha portato solo feroci critiche al gruppo azzurro che è ripartito subito verso un nuovo obiettivo: il titolo europeo. L’occasione era importante visto che la casa di questo campionato europeo era proprio la Serbia e quale “vendetta” migliore che vincere a casa loro? Certo, tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare eppure le ragazze azzurre ci sono riuscite e partita dopo partita hanno conquistato il torneo e la qualificazione al prossimo mondiale battendo in finale quella stessa Serbia per 3 set ad 1.
La finale contro la Serbia
La partita contro le padrone di casa è stata una grossa altalena di emozioni. Dove il primo set ha visto le serbe imporsi per 26 a 24 dove l’Italia ha fatto comunque capire di esserci sia fisicamente che mentalmente. Il tutto viene confermato nel secondo set dove l’Italia prima recupera un break di 4 punti per poi chiudere i conti con un 25 a 22 importantissimo. Tutto in equilibrio con il terzo set che fa da ago della bilancia per questa finale europea dove la Serbia si scioglie e l’Italia non si fa pregare vincendo il parziale per 25 a 19. Il quarto set sembra una formalità con le padrone di casa ormai senza fiato ed in completa balia delle azzurre che addirittura vincono il set col punteggio di 25 a 11. Un parziale incredibile pensando al match di un mese prima che viene ancor di più impreziosito dai 4 ace consecutivi di Paola Egonu nominato poi miglior giocatrice dell’europeo.
Ci sono critiche… e critiche
Europeo vinto, gloria alle azzurre che forse nell’arco di tempo tra l’eliminazione ai quarti dell’olimpiade e questa affermazione internazionale hanno subito sin troppe parole pesanti. Chi le ha definite non all’altezza, chi troppo “attaccate ai social”, chi invece si è accanito sulla Egonu prima come portabandiera olimpica alludendo al fatto che non avesse meriti sportivi (verso una giocatrice che a soli 22 anni ha già vinto praticamente tutto tra campionati nazionali, Champions League e mondiali per club). Insomma, tante parole pesanti nascoste dietro la pretesa di essere critiche verso delle ragazze che poi si sono dimostrate in grado di reagire per un torneo olimpico che è stato effettivamente deludente e forse mal interpretato dalle giocatrici e dallo staff tecnico. Dagli errori e dalle delusioni, però, ci si rialza e l’Italvolley femminile delle ragazze terribli lo ha fatto nel migliore dei modi.