Palestina o Israele, non sta certo a noi certo tirar su giudizi o esprimere preferenze né pontificare su terroristi ed usurpatori.
La storia di quel pezzo di terra in medioriente è molto più complessa dello stupido schieramento che si perpetua sempre in tifoserie contrapposte ed in uso ormai da tempo. Quello è un dramma, una guerra dove il torto e la ragione non stanno da una parte o dall’altra e molto di più se si considera che Palestina ed Israele sono stati e sono solo pedine nel ben più ampio ed eterodiretto scacchiere mondiale degli equilibri internazionali.
Il razzo Qassam (in arabo: صاروخ القسام, Ṣārūkh al-Qassām; anche Kassam) è un rudimentale razzo in acciaio, lungo circa 70 cm e pieno di esplosivo, prodotto da Hamas
wikipedia
Ciò che vogliamo sottolineare qui non è solo il disequilibrio delle forze in campo dal punto di vista militare, si sa la enorme forza vituperata di Hamas non va al di là dei citati razzi tanto tristemente sbandierati in queste ore mentre Israele continua a bombardare a tappeto la striscia di Gaza colpendo tutto e tutti senza alcuna distinzione di sorta.
E’ la solita guerra, non ci inventiamo nulla ma i fatti storici sono lì, disegnando uno scenario in cui c’è chi si muove con la mazzafionda contro fucili e bombe. Un refrain che va avanti da anni, decenni, tre quarti di secolo se vogliamo essere più precisi, niente di nuovo purtroppo.
Una cosa nuova c’è, invece, ed è il racconto che i media stanno facendo di quanto sta accadendo in Palestina e lo schieramento dei politici di turno. La major televisive attraverso i corrispondenti sui luoghi e giornali ‘istituzionali’ italiani e non solo non hanno dubbi nell’individuare in Hamas colui che attacca e Israele chi si difende. E’ realmente così? No!
“Le prove raccolte da Amnesty International hanno evidenziato il sistematico uso della forza, illegale e immotivato, contro le proteste per lo più pacifiche dei palestinesi. A Gerusalemme Est sono stati feriti anche dei passanti e dei fedeli che pregavano durante il Ramadan”, ha dichiarato Saleh Higazi, vicedirettore di Amnesty International per il Medio Oriente e l’Africa del Nord.
Amnesty International
Come si nota da queste parole chi è veramente lì e racconta onestamente ed oggettivamente cosa sta succedendo ci rimanda una realtà ben diversa dal racconto cucito a misura da tutta la stampa mainstream in maniera trasversale. Due voci, solo due voci nell’informazione nazionale italiana si sono sforzate di dare un racconto più reale: Il Manifesto e l’Avvenire. Due realtà editoriali così diverse eppure unite dall’unica voglia di fare informazione vera, obiettiva.
Dal mondo della cultura quali voci si sono alzate? Poche, quasi nessuna. Si staglia potente solo quella dell’attore Moni Ovadia che ha rilasciato dichiarazioni che davvero lasciano pensare, oltre a molto amaro in bocca.
“La politica di questo governo israeliano è il peggio del peggio. Non ha giustificazioni, è infame e senza pari. Vogliono cacciare i palestinesi da Gerusalemme est, ci provano in tutti i modi e con ogni sorta di trucco, di arbitrio, di manipolazione della legge. E’ una vessazione ininterrotta che ogni tanto fa esplodere la protesta dei palestinesi, che sono soverchiamente le vittime, perché poi muoiono loro, vengono massacrati loro”.
Moni Ovadia, intervista ad Adn Kronos
Non solo l’attore e drammaturgo di origini ebraiche ci è andato giù ancora più duro, infatti continua affermando:
“La comunità internazionale è di una parzialità ripugnante. Tranne qualche rara eccezione, paesi come la Svezia e qualche paese sudamericano, non si ha lo sguardo per vedere che la condizione del popolo palestinese è quella del popolo più solo, più abbandonato che ci sia sulla terra perché tutti cedono al ricatto della strumentalizzazione infame della shoah”
Moni Ovadia, intervista ad Adn Kronos
Pensate che fareste se domani mentre siete a casa vostra veniste sfrattati, così senza un motivo per decisioni calate dall’alto. Perché quello che va detto è che tutto quanto succede oggi nasce dalla pretesa di Israele d’insediare i suoi coloni in quelle che fino ad oggi erano le terre dove ci sono le case dei palestinesi.
“Questo ultimo scoppio di violenza mette in luce la campagna israeliana per espandere gli insediamenti illegali e accelerare gli sgomberi forzati dei palestinesi, come a Sheikh Jarrah, per fare spazio ai coloni israeliani. Si tratta di evidenti violazioni del diritto internazionale che possono costituire crimini di guerra”
Saleh Higazi, vicedirettore di Amnesty International per il Medio Oriente e l’Africa del Nord
Un’ultima notazione la vogliamo dedicare alla classe politica attuale che ieri era tutta presente in una sorta di malinteso sabba a Roma per testimoniare vicinanza ad Israele e solo ad Israele dalla cosiddetta destra alla sedicente sinistra, salvando solo il senatore Fiano, anche lui di origini ebraiche, che nel suo commosso intervento almeno richiamava ancora e strenuamente al principio dei due Popoli e due Stati che possono convivere. Una politica che definisce terroristi coloro che sono disumanamente trattati da non esseri umani ( si questa è la concezione del Palestinese ), vilipesi e sradicati dalla propria terra e dalle proprie case. Uno spettacolino politico davvero imbarazzante e patetico.
Israele è uno stato forte ed appoggiato fortemente nell’occidente e quando l’amministrazione americana, chissà perché proprio ora, invita a non esacerbare gli animi nell’assordante silenzio di tutti gli altri soggetti politici internazionali non rimane che raccontare, ma davvero senza steccati e senza partigianerie prefabbricate perché quanto accade nel Medio Oriente non è fatto locale e Palestina o Israele va assolutamente trasformato in Palestina e Israele!