Fare sistema per rendere Padova una città sempre più capace di creare e attrarre innovazione, per riqualificare il suo tessuto urbano, per disegnare insieme un nuovo progetto di futuro. È questo l’obiettivo del Protocollo d’Intesa firmato oggi martedì 13 luglio tra SMACT Competence Center e tutti i principali soggetti istituzionali ed economici della città: Comune, Provincia, Camera di Commercio, Università, associazioni di categoria e sindacati. I termini dell’intesa sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa nella sede della Camera di Commercio di Padova.
«Mai come in questo momento l’innovazione è un driver di sviluppo fondamentale per un territorio e SMACT Competece Center è un’opportunità che il tutto il mondo economico padovano non può sottovalutare» dichiara il sindaco di Padova Sergio Giordani. «La firma di questo protocollo, che mette in rete i principali soggetti istituzionali della nostra città, evidenzia come, per ottenere dei risultati significativi nel campo dell’innovazione tecnologica, così come in altri campi, la collaborazione, lo scambio di esperienze e il confronto sia assolutamente la strada vincente. Padova potrà contare anche sull’ulteriore opportunità rappresentata dalla Live Demo che il Competence Center allestirà nei prossimi mesi in Fiera e che sarà tra le più significative esperienze del genere in Italia. La nostra Fiera conferma anche grazie a questo “dimostratore” di essere essa stessa motore di cambiamento – aggiunge il sindaco – trasformandosi da un luogo di semplici manifestazioni espositive a hub dell’innovazione, spazio di ibridazione delle conoscenze e delle esperienze, ospitando fianco a fianco delle imprese anche la facoltà di ingegneria della nostra Università. Tutto questo – conclude Giordani – con l’obiettivo di diventare un polo di attrazione di nuove imprese straniere ed italiane ad alto valore aggiunto e tasso di innovazione, oltre che di investimenti e capitale umano qualificato».
«La Camera di Commercio di Padova ha considerato fin dall’inizio un’opportunità il bando promosso dal MISE per la costituzione dei competence center per industria 4.0 ed ha collaborato in particolare con il prof. Dughiero e l’Università di Padova nella fase di definizione del progetto, entrando poi come socio fondatore di SMACT», dichiara il presidente della Camera di Commercio di Padova Antonio Santocono. «Riteniamo particolarmente importante, per lo sviluppo del nostro territorio, la logica della rete, che sta alla base della costituzione del Competence Center. Questa logica è la stessa che ci porta a sottoscrivere questo protocollo d’intesa: solo unendo le forze possiamo capitalizzare le grandi potenzialità racchiuse in SMACT per le strategie di un rinnovato sviluppo economico e sociale».
Il progetto condiviso dai cofirmatari avrà la durata iniziale di tre anni: saranno individuate alcune imprese partner di medio-grande dimensione (early adopter) che svilupperanno progetti pilota all’interno della Live Demo padovana che il Competence Center inaugurerà nei prossimi mesi. Questi andranno, attraverso attività di orientamento e formazione, a beneficio delle PMI, che saranno poi sostenute da SMACT nell’elaborazione di progetti di applicazione delle ricerche svolte. Le aziende verranno individuate tramite bandi regolamentati (Legge 232/2016), coinvolgendo però anche le associazioni di categoria e rappresentanza, sensibili a promuovere e sostenere percorsi di crescita e di sviluppo in materia di innovazione tecnologica finalizzati allo sviluppo sostenibile, alla crescita delle dimensioni d’impresa, alla riqualificazione urbana.
«All’interno della rete delle Live Demo di SMACT quella che nascerà in Fiera di Padova avrà un ruolo di primo piano» ha dichiarato Fabrizio Dughiero, presidente del consiglio di gestione del Competence Center. «Sarà infatti per dimensione il più grande dimostratore 4.0 in Italia, con un focus sulle soluzioni tecnologiche applicate alla filiera agro-alimentare e a tutto il suo ciclo, dalla semina alla vendita. Questa sinergia tra i soggetti economici e istituzionali dimostra ancora una volta la forza e la centralità di Padova, una città che vuole diventare uno dei territori a più alto tasso di innovazione del Paese».
«Per dare forma all’innovazione serve più capitale umano qualificato» ha precisato Paolo Gubitta, direttore scientifico dell’Osservatorio Professioni Digitali e Lavori Ibridi dell’Università di Padova. «Ci servono le nuove figure professionali che Università, ITS, scuole tecniche e professionali preparano ogni anno, ma la sfida epocale è guidare la generazione di mezzo con esperienza consolidata (40-55 anni) verso upskilling (potenziare le skill già possedute) e reskilling (acquisire nuove skill per il lavoro che cambia). È qui che ci giochiamo il futuro e ci servono modelli formativi inediti: SMACT Competence Center è uno di questi e il coinvolgimento delle Parti Sociali ci dice che è stata intrapresa la strada giusta».
Le parti sociali vengono coinvolte nel progetto proprio nella fase della formazione, in quanto la trasformazione digitale presuppone un aggiornamento e una riqualificazione non solo del gruppo dirigente ma di tutto il personale, in un’ottica di formazione continua.
«La giornata di oggi la consideriamo, non eccedendo, di importanza storica. Giunge a compimento un percorso che come Organizzazioni sindacali abbiamo cercato e voluto fortemente, ben prima che esplodesse l’emergenza pandemica» dichiara il Segretario generale della CGIL Padova Aldo Marturano, a nome delle tre confederazioni sindacali provinciali CGIL, CISL e UIL. «Solo con un approccio di sistema che coinvolge tutti si potranno governare a livello territoriale i processi legati alla quarta rivoluzione industriale. In questo senso il protocollo è un punto di partenza molto avanzato e dimostra che, se c’è la volontà comune, gli intenti troppo spesso dichiarati ma poco agiti possono trasformarsi in azioni e progetti concreti».
Il Protocollo prevede infine l’istituzione di un tavolo permanente di confronto e verifica, con il compito di monitorare l’andamento e l’evoluzione della sperimentazione, nelle sue fasi successive (progettualità), nonché di valutare un ulteriore ampliamento e prosecuzione dell’esperienza, fino ad un coinvolgimento nel futuro Hub dell’Innovazione che sorgerà nel quartiere fieristico di via Tommaseo. Il tavolo avrà inoltre la funzione, coinvolgendo le Istituzioni, di ragionare sul futuro della città, sulla sua riqualificazione, a partire dalle infrastrutture necessarie a rilanciare Padova come territorio dello sviluppo tecnologico.