Il Piano Sociale di Zona è uno strumento di pianificazione dell’offerta dei servizi sociali e socio-sanitari elaborato per aree prioritari d’intervento: Anziani, Disabili, Minori, Responsabilità Familiari, Contrasto alla Povertà, Immigrati, Minori, Donne in Difficoltà, Persone senza Fissa Dimora, Welfare d’accesso e azioni di sistema.
Nonostante il decremento degli stanziamenti statali e regionali, il Comune ha inteso, non solo confermare l’offerta dei servizi socio-sanitari essenziali, di tipo residenziale, semi residenziale e domiciliare a favore delle persone non autosufficienti ma anche potenziare altre aree d’intervento che richiedono un’attenzione maggiore. Nel complesso la programmazione sociale è stata ripensata rafforzando le azioni del welfare d’accesso finalizzate a migliorare la comunicazione, l’informazione, l’orientamento e la presa in carico degli utenti, va verso l’accompagnamento dei soggetti con fragilità socio-economica verso “l’autonomia”, ovvero verso la fuoriuscita dai percorsi assistenziali. In particolare sono state rafforzate le azioni a favore dell’area d’intervento per l’infanzia e l’adolescenza, con un’attenzione particolare all’affido familiare e al sostegno genitoriale per le situazioni multiproblematiche. In questo contesto di azioni sono state anche riviste complessivamente le modalità di gestione degli interventi ed è stato previsto uno stanziamento da bilancio comunale di 5.600.000,00 euro dedicato alle azioni di supporto socio-educativo. Una maggiore e rinnovata attenzione è stata rivolta anche all’area delle donne in difficoltà, in particolare a quelle vittime di violenza, con uno stanziamento di risorse dedicate di circa 550.000,00 euro da utilizzare prevalentemente per il potenziamento dell’offerta di servizi per l’accoglienza residenziale delle donne in strutture protette e dedicate. Tale stanziamento incrementa le risorse già assegnate, di circa 650.000,00 euro, per il Progetto E.R.A., finalizzato alla rete del Centro Antiviolenza. Nell’ambito dei servizi rivolti invece alle persone senza dimora è stato programmato un potenziamento dei posti di accoglienza a bassa soglia, nei luoghi della città di maggiore concentrazione dello stanziamento di persone senza fissa dimora. Un’altra area d’intervento del Piano di Zona è quella della Salute Mentale per la quale, con i servizi territoriali sanitari, si è lavorato in fase di pianificazione per il rafforzamento dell’autonomia ed il sollievo del carico familiare.
“Pur subendo il taglio al Fondo Nazionale Politiche Sociali e al Fondo Regionale, abbiamo mantenuto e rafforzato gli impegni assunti – prosegue l’Assessore Gaeta – Abbiamo approvato un Piano Sociale rivolto a tutte le famiglie, articolando in una molteplicità di servizi ed interventi che vanno dalla domiciliarità integrata tra il sociale ed il sanitario, ai servizi socio-educativi per i minori, con particolare attenzione alla fascia pre-adolescenziale, al contrasto alle violenze sulle donne, al sostegno per i senza fissa dimora con un accoglienza lieve, che promuovono processi di coesione per la ricostruzione di un welfare di comunità, finalizzata a migliorare la qualità complessiva della vita dei cittadini e la tenuta sociale della città”. afferma l’Assessore al Welfare e alla Sanità, Roberta Gaeta.