Non si gioca una partita solo greca oggi, con il referendum ellenico chi si gioca la faccia è comunque la UE. Un’unione che ha dato ulteriore prova della realtà che è oggi: un consesso davvero poco rappresentativo dell’interesse dei popoli e davvero molto dell’interesse di élite ben definite.
Non c’entra l’economia, malgrado ce lo vogliano far credere in ogni modo, nei fatti greci ma solo la politica. Non è il debito, o i prinicipi legali ad esso discendenti, quello che l’UE vuole far rispettare ma solo preservare il proprio gioco di potere, con la paura estrema che la consultazione democratica del popolo possa mettere in discussione quel potere oligarchico che governa oggi l’Europa.
Non vogliamo ulteriormente chiarire la nostra posizione che – per quel che può contare- è molto chiara. Vogliamo solo portare a vostra conoscenza la lettera (integrale) che Alexis Tsipras ha inviato all’Eurogruppo e che è stata rigettata dall’Europa sotto l’ordine della cancelliera tedesca e un breve intervento televisivo di Massimo D’Alema a cui vi rimandiamo, sempre per puro amore d’ informazione.
“E’ giunto il tempo della responsabilità e della democrazia. Quando il popolo può tenere il suo futuro nelle proprie mani non deve avere paura”
“Votare no non significa rompere con l’Europa, ma continuare i negoziati in termini migliori per il popolo greco”.
OXI.
Per il presidente del consiglio di amministrazione del ESM e presidente dell’Eurogruppo
Mr. Jeroen Dijsselbloem
Caro Presidente, caro presidente,
A nome della Repubblica ellenica (“Repubblica” o “Grecia”), presento una richiesta di sostegno alla stabilità all’interno
ai sensi degli articoli 12 e 16 del trattato ESM.
Come sapete, la Repubblica deve affrontare problemi finanziari urgenti e pressanti nella seconda metà del 2015 e per la
intero 2016, dato che:
– Non erogazioni dal suo secondo programma (il “Programma”) sono state fatte dal luglio 2014;
– La Repubblica non ha accesso ai finanziamenti di mercato ai sensi dell’articolo 1 della
Linee guida sui prestiti (“Linee Guida”), dal Meccanismo europeo di stabilità (“MES”);
– Scade il programma il 30 giugno 2015, e la nostra richiesta di una proroga per concludere l’attesa
negoziati non è stata accettata; e,
– La liquidità di ultima istanza (“ELA”) non è stato esteso dalla BCE, e, quindi,
controlli sui capitali nel sistema finanziario greco erano necessarie per mantenere la stabilità finanziaria
la zona euro.
Considerato quanto sopra e dato che oggi, 30 giugno 2015 è il termine ultimo fissato dalla Eurgroup nel 20 febbraio 2015
dichiarazione di raggiungere un accordo, la Grecia chiede sostegno alla stabilità finanziaria della ESM, sotto forma di due anni
prestito (“Finanziamento”) come di tutte le condizioni di cui all’articolo 13 del trattato ESM e all’articolo 2 nelle linee guida sono
soddisfatte. Il prestito sarà utilizzato esclusivamente per soddisfare i pagamenti del servizio del debito del debito esterno e interno della Grecia
obblighi.
In concomitanza con il prestito, la Grecia chiede che il suo debito EFSF possa essere ristrutturato e ridisegnato nello spirito della
proposte da effettuare da parte della Commissione europea, al fine di garantire che il debito della Grecia diventa sostenibile e
redditività nel lungo periodo. Entro la fine del periodo di prestito o anche prima, la Grecia punta a riguadagnare l’accesso costante ai
mercati internazionali dei capitali per soddisfare le sue future esigenze di finanziamento.
Fino a quando questo prestito è concordato e in vigore, la Grecia chiede all’Eurogruppo, un breve
periodo di tempo, al fine di garantire un default tecnico non viene attivato.
La Grecia è pienamente impegnata a onorare il proprio debito estero in un modo però che si garantisca anche la vitalità dell’economia greca,
la crescita e la coesione sociale.
Cordiali saluti,
Alexis Tsipras
Ecco il link per il video: https://youtu.be/5rsq4Vrmn40