L’esagerazione nel consumo del tè anche se può essere una bevanda sana, potrebbe rivelarsi fatale.
Il tè nero industriale è noto per causare calcoli renali o insufficienza renale se bevuto in quantità eccessive. Lo sa bene uno statunitense di 56 anni che si è visto compromessa la normale attività dei reni dopo aver bevuto per molto tempo una quantità di tè freddo pari a quattro litri al dì. L’uomo è finito così in dialisi per il resto della sua vita. I medici non escludono altre cause. Ma il verdetto è quello: overdose da tè freddo.
E i principali responsabili del danno ai reni sarebbero gli ossalati. Presenti in molti alimenti, queste sostanze sono in grado di ridurre i sali minerali all’interno dell’organismo. Un eccesivo consumo di ossalati provoca di conseguenza una riduzione di importanti quantità di sali minerali, provocando così malattie gravi, come l’osteoporosi (il calcio è uno dei sali cui meglio si legano gli ossalati) ma anche anemie. Non da ultimo la compromissione dell’attività renale.
Oltre a tè nero, l’ossalato si trova in spinaci, rabarbaro, noci, crusca di frumento e cioccolato. In rari casi, troppo ossalato può portare a problemi renali, ma spesso contribuisce anche a problemi intestinali, sebbene il caso dell’Arkansas sembra essere molto raro.