(Adnkronos) – L’ospedale al-Shifa, il più grande della Striscia di Gaza, è ormai diventato “una zona di morte”. La struttura, considerata da Israele il centro nevralgico delle operazioni terroristiche di Hamas, negli ultimi giorni è stata teatro di intensi combattimenti tra le Forze di difesa israeliane e i terroristi. Rimasta senza più luce e rifornimenti, l’ospedale è stato evacuato. Ma cosa ha trovato Israele dentro e sotto l’ospedale Al Shifa? Secondo un video diffuso dall’Idf, sotto al-Shifa è posizionato un tunnel lungo 55 metri e profondo 10 che sfocia in un ampio spazio bloccato da una grande porta d’ingresso. Il video, che dura 3 minuti e 27 secondi ed è stato girato venerdì 17 novembre, inizia all’esterno del tunnel e mostra diversi soldati delle Forze di Difesa Israeliane. Le immagini dall’interno mostrano quindi una scala a chiocciola. In basso si apre il tunnel le cui pareti sembrano essere ricoperte di lastre verticali di cemento. Il tunnel termina su una porta metallica nella quale si apre una piccola finestra. L’esercito israeliano – riferisce la Cnn – spiega di non avere ancora aperto la porta perché i militari temono che possa contenere trappole esplosive. Ma non è tutto. Secondo un altro video, Hamas ha portato ostaggi nell’ospedale al Shifa a Gaza dopo l’attacco del 7 ottobre contro Israele.
Le Forze di Difesa Israeliane hanno diffuso il filmato di una telecamera di sorveglianza dell’ospedale con immagini del 7 ottobre: i video mostrano i terroristi di Hamas mentre portano all’interno della struttura un cittadino nepalese e un cittadino thailandese rapiti in Israele. Uno degli ostaggi è visibilmente ferito al braccio e viene portato in barella, mentre il secondo viene trascinato con forza in ospedale. “Questo dimostra che l’organizzazione terroristica di Hamas ha usato l’ospedale Shifa il giorno stesso del massacro come infrastruttura terroristica”, affermano le Forze di difesa. Altre immagini diffuse dall’Idf, sulla base delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza di Shifa, mostrano terroristi di Hamas all’interno dell’ospedale e fuori dalle stanze degli ostaggi, così come veicoli rubati alle forze di difesa israeliane portati al centro medico. Tra gli ostaggi portati nell’ospedale, anche quello del caporale israeliano Noa Marciano, che, secondo un portavoce militare, sarebbe stata uccisa propio all’interno della struttura da Hamas, e non in un attacco aereo israeliano come afferato dai miliziani.
Citando il rapporto di un patologo e informazioni di intelligence, il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, ha spiegato che Marciano è rimasta ferita in un attacco delle Forze di Difesa israeliane e in seguito portata a Shifa, dove è stata uccisa. “Noa è stata rapita e portata in un luogo vicino all’ospedale Shifa. Durante gli attacchi dell’Idf a Gaza, un terrorista di Hamas che la teneva in ostaggio è rimasto ucciso”, ha affermato. “Il rapporto del patologo afferma che Noa è stata ferita nell’attacco, ma la sua vita non era in pericolo, e questo contrasta con le menzogne pubblicate da Hamas secondo cui Noa è stata uccisa dagli attacchi dell’Idf”, ha aggiunto. “Secondo le informazioni dell’intelligence, Noa è stata poi portata all’interno delle mura dell’ospedale Shifa, dove è stata uccisa da un terrorista di Hamas”. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)