Un metallo talmente prezioso come l’oro è soggetto a falsificazioni molto comuni. Proprio come molti altri oggetti di lusso, infatti, anche l’oro fa gola ai contraffattori, che cercano di imitarlo con metodi estremamente sofisticati. Anche perché questo materiale non perde mai valore e le sue caratteristiche non cambiano nel tempo, sebbene possa presentare normalissimi segni di usura, che comunque possono essere annullati con il metodo di rigenerazione dei gioielli usati.
Per eliminare ogni dubbio in merito all’eventualità di entrare in possesso di gioielli in oro imitati, pertanto, bisogna assicurarsi che sugli oggetti sia presente la punzonatura.
Riconoscere l’oro vero: cercare la punzonatura
Con il termine punzonatura si intende un segno di piccole dimensioni, una specie di timbro su cui viene impresso il marchio dell’ufficio di saggio, e cioè dell’ente responsabile di certificare la finezza o la caratura dell’oro. Negli anni si aggiunse al punzone anche il marchio identificativo dell’orafo che aveva realizzato l’oggetto prezioso e la data di fabbricazione.
Ma sul punzone, che si trova sulla superficie interna dell’oggetto prezioso, e senza il quale non è possibile commercializzare oggetti in oro, viene riportata soprattutto la quantità d’oro utilizzata per realizzare quello specifico gioiello. Quantità che può essere espressa in carati (il più alto è 24) oppure in millesimi (da 1 millesimo a 999, che corrisponde all’oro purissimo).
La punzonatura è molto piccola, proprio perché spesso la superficie su cui viene incisa è di dimensioni ridotte, come nel caso di un anello o di un orecchino. Infatti sarà capitato a tutti di vedere indossare all’orafo una lente di ingrandimento per leggere la punzonatura.
In linea generale, dunque, la legge è questa: l’oro vero è quello che presenta la punzonatura. Ma, scendendo nei casi particolari, spesso l’assenza di punzonatura non implica necessariamente la falsità dell’oggetto in oro.
Nel caso in cui si posseggano gioielli in oro vintage o oggetti preziosi ereditati dalla famiglia (anche in argento, perché anche l’argento vero ha la punzonatura), l’usura e i segni del tempo potrebbero aver fatto sbiadire o cancellare del tutto la punzonatura. Ma anche se quei gioielli sono stati creati centinaia di anni fa potrebbe non essere presente la punzonatura, perché in passato non era obbligatoria.
Pertanto, non vuol dire che l’oro antico senza punzone sia assolutamente falso, sebbene sia utile ricorrere ad altri metodi per riconoscere l’oro vero e assicurarsi di non avere tra le mani oro contraffatto.
Analisi a cui comunque bisogna pensare, perché chi falsifica l’oro è molto preciso e accurato e neppure la presenza della punzonatura dà l’assoluta certezza di trovarsi di fronte ad un oggetto veramente prezioso.
Un altro caso specifico in cui l’assenza del punzone non esclude l’autenticità e la purezza dell’oro riguarda il paese di fabbricazione di quel gioiello in oro. Sebbene ormai nella maggior parte dei paesi industrializzati la marchiatura dei metalli preziosi (oro, argento, platino e palladio) sia obbligatoria, in alcuni paesi, fra cui la Svizzera, è ancora facoltativa. Dunque quei gioielli potrebbero essere veri, realizzati con percentuali di oro puro e da orafi professionisti, anche se non è presente la punzonatura.
L’importanza di valutare l’oro
In generale, qualunque sia il caso che si ha davanti, è sempre consigliato recarsi da un gioielliere, da un orafo o da un agente esperto di compro oro per chiedere una valutazione dei gioielli e oggetti in oro usato. Sono tantissime le persone che, ad esempio, scelgono di richiedere una valutazione a Orolive, uno dei migliori compro oro di Roma, attività specializzata nella compravendita di metalli preziosi usati.
Riconoscere l’oro vero da quello falso, infatti, è importante per più di un motivo. Innanzitutto, per avere la certezza di non possedere pezzi contraffatti e di non essere vittima del mercato nero. Ma anche nel caso in cui si presenti la necessità di disporre di una quantità di denaro imprevisto, per far fronte a delle spese extra di cui non si era tenuto conto nel bilancio familiare mensile o annuale, o per non lasciarsi scappare un’opportunità vantaggiosa appena presentatasi, sono migliaia le persone che decidono di attingere al tesoretto di famiglia per convertire i gioielli in denaro.
La sua natura di bene rifugio rende l’oro uno dei più vantaggiosi mercati di investimento, perché non subisce svalutazioni improvvise ed eccessive né perderà mai di interesse. Per questo motivo vendere oro usato è uno dei modi più immediati e vantaggiosi di ottenere liquidità rimettendo in circolazione un metallo così prezioso.
Ma conoscere il valore degli oggetti in oro usato non è utile soltanto ai fini della vendita. Infatti, è importante ricevere la valutazione anche per chi ha ereditato un bel quantitativo di vecchi gioielli o monili d’oro appartenuti di generazione in generazione alla propria famiglia e vorrebbe decidere cosa conservare o di cosa disfarsi. Alcuni gioielli dal grande valore affettivo, infatti, potrebbero avere un piccolissimo valore economico e viceversa, dunque avere le idee chiare da questo punto di vista facilita la scelta e riduce gli accumuli in casa.
Vendere oro senza punzonatura? Sì, se è oro vero
A questo punto si giunge inevitabilmente alla conclusione che, sì, è possibile vendere oro senza punzonatura al compro oro, perché la sua assenza non è sinonimo di falsità. Inoltre, i compro oro eseguono dei test per la valutazione professionale dell’oro molto accurati e non invasivi, soprattutto le attività del settore che si sono aggiornate e specializzate dotandosi dello spettrometro a raggi X.
Questo strumento, a differenza dei tanti metodi fai da te per riconoscere l’oro vero, non danneggia gli oggetti realizzati con metalli preziosi e permette di risalire con massima precisione alla purezza dell’oro, alle leghe e ai carati, all’eventuale placcatura, tutte informazioni molto precise che permettono di conoscere il reale valore dell’oggetto.