Lo spazio profondo è sempre più vicino. Lo annuncia la NASA, il cui cammino per esplorare le regioni dell’Universo distante ancora sconosciute è ora scandito da una tabella di marcia serrata.
Protagonista è Orion, la capsula dell’agenzia spaziale americana destinata a grandi imprese: dall’esplorazione umana degli asteroidi e degli spazi cislunari, fino ad arrivare al futuro sbarco su Marte.
Ma prima di colonizzare altri pianeti, il veicolo spaziale dovrà affrontare il suo secondo volo di collaudo senza equipaggio, programmato per la fine del 2018 durante l’Exploration Mission 1 (EM1).
Per rispettare questo importante obiettivo, negli ultimi giorni del 2016 la NASA annuncia i passi che Orion compirà nel 2017.
Partiamo dall’attuale ‘casa’ del modulo destinato ad attraversare il deep space: il Kennedy Space Center. Qui Orion è arrivato lo scorso febbraio e pochi mesi fa ha raggiunto un importante traguardo, il completamento del primo sistema di propulsione del veicolo spaziale.
E sempre qui si svolgerà la prima tappa della tabella di marcia 2017: nella primavera dell’anno prossimo, verranno avviati icomputer di bordo di Orion per svolgere un test fondamentale, la verifica dei sistemi di connessione della navicella.
L’altra grande tappa sarà la messa alla prova del sistema di riscaldamento del modulo, prevista durante l’estate 2017.
Ma mentre i tecnici NASA controlleranno ogni dettaglio per la prima missione senza equipaggio nello spazio profondo, in parallelo continueranno anche le analisi in vista dei viaggi manned, programmati già nel 2021.
A questo proposito, il primo pannello destinato al sistema di pressurizzazione da installare su Orion per ospitare a bordo gli astronauti arriverà al Michoud Assembly Facility della NASA, in New Orleans, a metà dell’anno prossimo.
Grande movimento quindi, e un anno nuovo che si preannuncia denso di attività. La parola d’ordine per rispettare questa tabella di marcia nei minimi dettagli sarà test: ogni fase della ‘crescita’ di Orion sarà infatti scandita da continue attività di verifica, per fare in modo che la futura conquista dello spazio profondo arrivi senza sorprese.