Tempo di verifiche per Orion. La capsula, parte dello Space Launch System e attualmente in fase di sviluppo, dovrà essere sottoposta ad una serie di verifiche che ne stabiliranno l’idoneità al trasporto di equipaggio sulla Stazione Spaziale Internazionale. Lo ha deciso il Senato lo scorso 17 febbraioche ha inserito il provvedimento nel NASA Transision Authorization Act of 2017, approvato a fine 2016.
Il disegno di legge invita la NASA a preparare una relazione atta a dimostrare che Orion è in grado di effettuare il servizio navetta verso la ISS nel caso in cui dovesse essere lanciato con un altro razzo diverso dall’SLS. Più nello specifico, si dovrebbero anche valutare i costi di tale operazione e il tipo di impatto che avrebbe sul calendario delle missioni già programmate dalla NASA.
Questo provvedimento, che gode del favore di repubblicani e democratici, ha lo scopo di indirizzare l’agenzia spaziale USA verso il futuro del programma spaziale con il proseguimento dei lavori sulle componenti dell’SLS in via di sviluppo nei centri della Florida e nel resto del paese.
Far volare Orion verso la ISS comporta una serie di sfide già da tempo oggetto di analisi dei responsabili della missione. La prima, riguarda la possibilità di adattamento della capsula a un sistema di lancio diverso: nel 2014 la NASA durante il primoExploration Test di Orion aveva fatto volare la navicella a bordo di un razzo Delta 4 Heavy, ma non sono mai stati effettuati test con equipaggio a bordo.
Orion non dovrebbe trasportare astronauti fino al suo secondo volo, la Exploration Mission 2, anche se solo una settimana fa, la NASA ha annunciato di essere al lavoro su uno studio di fattibilità che porterebbe un gruppo di astronauti a bordo della volo inaugurale della capsula nel 2018, due anni prima di quanto previsto dai piani iniziali. La normativa passa ora all’esame della Camera dei Deputati dove verrà presa in esame il prossimo 27 febbraio e – se le previsioni attuali verranno confermate – riceverà il via libera per l’approvazione definitiva.