Ormai è quasi certo: il lancio inaugurale di SLS-Orion sarà rinviato al 2019. Dopo il rapporto diffuso due settimane fa dal NASA Office of Inspector General (OIG), che parlava di possibili ritardi dell’Exploration Mission 1 e 2 a causa di ‘sfide tecniche’, ora la conferma arriva direttamente dal Government Accountability Office (GAO) degli Stati Uniti.
Il report del GAO, rilasciato ieri, include anche una lettera dell’amministratore NASA dell’esplorazione umana Bill Gerstenmaier.
“Siamo d’accordo con il Government Accountability Office che mantenere novembre 2018 come data del lancio non è nell’interesse del programma, e siamo nel processo di stabilire un nuovo traguardo nel 2019” scrive Gerstenmaier nella lettera, datata al 12 aprile.
La tabella di marcia originale dall’agenzia spaziale americana prevedeva infatti il lancio inaugurale di SLS-Orion con la Exploration Mission 1 (EM-1) entro novembre 2018, seguita nel 2021 dalla EM-2 che dovrebbe portare un equipaggio di astronauti a bordo.
Secondo Gerstenmaier, la NASA sta ora rivedendo le tempistiche delle due missioni alla luce di una serie di elementi, compresi il tornado che lo scorso febbraio ha danneggiato la Michoud Assembly Facility di New Orleans e le revisioni di budget in corsoper il 2018.
Tra i motivi di rinvio c’è la valutazione dei rischi tecnici connessi con il cambiamento nella progettazione dello scudo termicodella navetta e il ritardo nella consegna del modulo di servizio EDM fornito dall’ESA: la struttura, consegnata da TAS-I al primo contraente Airbus, si trova ora nella sede quest’ultimo per le integrazioni finali.
Anche i sistemi di terra del Kennedy Space Center, in particolare lo sviluppo e la verifica di alcuni software, sono responsabili dei rinvii, come già si leggeva nel rapporto dell’OIG.
Questa riprogrammazione dell’EM-1, che porterà probabilmente il ritardo a catena anche dell’EM-2, non tiene però conto dell’opzione di aggiungere un equipaggio già nel primo volo di Orion, eventualità che da sola farebbe già slittare la missione, a prescindere dalle difficoltà tecniche sopra citate.
La proposta è stata oggetto di uno studio di fattibilità, avviato a febbraio e ora concluso. Il rapporto è ora sul tavolo del funzionari della Casa Bianca e della NASA, ma l’Agenzia non ha ancora annunciato una decisione in proposito. Una posizione ufficiale su entrambe le questioni, probabilmente, arriverà solo dopo la proposta da parte della Casa Bianca del budget 2018, prevista per metà maggio.