La scomparsa di un personaggio come Dalla è un evento che va ben al di là dell’universo della canzone, è un lutto per la cultura italiana che perde un’intelligenza fuori dagli schemi, oltre che uno dei più grandi artisti degli ultimi decenni. 50 anni di musica, canzoni e intuizioni geniali, una carriera iniziata a Bologna come enfant prodige del clarinetto che per il suo talento suscitava l’invidia del suo amico Pupi Avati, un talento che l’Italia scoprì nel 1971, grazie a 4/3/1943, un brano che avuto un’importanza fondamentale per cambiare le carte della canzone italiana. Dopo gli album capolavoro realizzati con il poeta Roberto Roversi (sono gli anni di Nuvolari), nel 1977 con Com’é profondo il mare arriva il successo da star, destinato a crescere con gli album Dalla e Lucio Dalla e canzoni come Futura, Cara, Anna e Marco. Nel frattempo insieme a Francesco de Gregori e Ron aveva condotto Banana Republic, il tour che per la prima volta ha portato i grandi della musica d’autore negli stadi. 30 anni dopo i due sono tornati in tour insieme, ma senza alcun atteggiamento nostalgico, un modo d’essere totalmente agli antipodi della personalità dell’artista bolognese, che è sempre stato un personaggio imprevedibile, dotato di un senso dell’umorismo surreale e di un particolarissimo gusto per la provocazione.
E’ diventata un tappeto di fiori e biglietti di ricordo l’entrata dell’abitazione di Lucio Dalla in via d’Azeglio a Bologna. Per tutta la mattina è stato incessante il pellegrinaggio dei bolognesi per rendere omaggio a uno dei concittadini più amati. Qualcuno ha lasciato anche due sciarpe del Bologna e della Virtus Pallacanestro, le due grandi passioni sportive di Dalla. Nei bar vicino alla casa si ascolta solo la sua musica e nei negozi, come in strada, non si parla d’altro. Nei tanti biglietti di ricordo fioccano le citazioni delle canzoni più famose, da L’anno che verrà a Piazza Grande. Ci sono anche tre lumini e un’immagine sacra: «Caro amico di tutti, la tua voce ci accompagna ancora!!!». Ma l’omaggio più intimo è nascosto sotto altri biglietti sotto il balcone di casa Dalla, in piazza dei Celestini: Dal Grondaia 1966 al Ca.Ba.Ma.Da.Pi. ciao Lucio dove vaì, firmato il tuo primo pianista.
È l’idea che piace di più all’assessore della cultura di Bologna, Alberto Ronchi, per ricordare Lucio Dalla: «Sarebbe un modo molto bello, anche se non è di facile organizzazione», ha spiegato, sottolineando «che ci penseremo, ma senza fretta e non domani». Il luogo sarebbe ovviamente Piazza Grande, ovvero piazza Maggiore. E a Napoli un tributo spontaneo dal writer Raffo che gli dedica un murales in città .
Il funerale di Lucio Dalla si svolgerà domenica, nel giorno del suo compleanno, nella basilica di San Petronio di Piazza Maggiore a Bologna, alle 14,30. La camera ardente sarà allestita domani, dalle 9.30, nel cortile d’onore di Palazzo d’Accursio, il palazzo comunale che si affaccia sempre su piazza Maggiore per permettere ai fan, agli amici e ai cittadini di rendere omaggio al cantautore bolognese. E’ stato dichiarato il lutto cittadino e, per permettere ai bolognesi di partecipare ai funerali, è stata posticipata alle 18.30 la partita Bologna-Novara, prevista per le 15.
2 Marzo 2012
ORA INIZIA “IL SECONDO TEMPO”
Scritto da Gianni Tortoriello
La scomparsa di un personaggio come Dalla è un evento che va ben al di là dell'universo della canzone, è un lutto per la cultura italiana che.