Se proviamo a scrivere la parola “Olocausto” all’interno dei motori di ricerca possiamo trovare tutto quello che riguarda una delle pagine più nere nella storia dell’umanità. C’è, però, un’altra parola (anzi due) che fa “raggelare il sangue” alla stessa maniera di “Olocausto“. Parliamo delle parole “Operazione T4” che videro tragicamente protagonisti i disabili ed i malati incurabili che subirono lo stesso identico destino degli ebrei europei.
Cosa fu l’operazione T4?
Per parlare in maniera precisa dell’operazione T4 bisogna fare un passo indietro di 18 anni rispetto all’infausto 1938. Siamo nel 1920 quando in Germania viene pubblicato un libro realizzato dallo psichiatra Alfred Hoche e dall’avvocato Karl Binding in cui i disabili, i malati mentali ed i malati incurabili vengono definiti come “Vite indegne di essere vissute”. Per i due autori del libro, i disabili sono soprattutto considerati un peso economico e non sostenibile per una Germania in piena crisi economica post primo conflitto mondiale. Proprio per questo motivo, devono essere eliminati. Queste idee inumane e definite utilitaristiche non vennero minimamente prese in considerazione dal Governo tedesco della Repubblica di Weimar.
Passiamo al 14 luglio 1933 quando il da poco al potere partito nazista emana la prima legge che getta le basi per l’operazione T4: la Legge per la prevenzione di nuove generazioni affette da malattie ereditarie. Il provvedimento introduce l’obbligatorietà della sterilizzazione per i disabili, i malati mentali ed i malati incurabili. La Legge entrata in vigore nel gennaio 1934 vide eseguiti nel suo primo triennio di applicazione (dal 1934 al 1936) circa 160.000 interventi di sterilizzazione.
Quando iniziò l’operazione T4?
Arriviamo, quindi, al dicembre 1939 che sarà poi la data in cui avrà inizio l’operazione T4. Il nome di quello che è il primo vero e proprio piano di stermino nazista (prima anche di quello “dedicato” agli ebrei) deriva dalla Cancelleria del Reich che aveva sede al numero 4 della Tiergartenstrasse, a Berlino. L’operazione ebbe inizio con il Decreto Eutanasia (Euthanasie Erlass) ma come funzionava? Nel più completo “segreto” il governo tedesco iniziò un vero e proprio censimento dei pazienti negli ospedali psichiatrici venendo, quindi, schedati.
Le schede venivano inviate all’ufficio del numero 4 di Tiergartenstrasse dove una Commissione formata da medici e da ufficiali delle SS esaminava le schede per scegliere le persone da eliminare. Prima i malati mentali incurabili poi i disabili a seguire i portatori di malattie congenite ed ereditarie per finire con gli anziani infermi. Per l’eliminazione venivano utilizzate compresse di Luminal e Veronal ma anche iniezioni di Scopolamina e di Morfina.
Cosa accadde durante la notte dei cristalli?
La notte dei cristalli fu la notte che tra il 9 ed il 10 di novembre del 1939 vide le autorità tedesche effettuare attacchi organizzati a sinagoghe, negozi e abitazioni di proprietà di ebrei. La Kristallnacht ha origine, però, nell’ottobre del 1938 quando il governo nazista decise di espellere gli ebrei polacchi dalla Germania. Regolari o irregolari, la Germania nazista non fece eccezioni spingendo al confine polacco circa 12 mila ebrei polacchi. Solo una parte di essi poté rientrare in Polonia. Circa 8.000 persone rimasero bloccate tra i confini delle due nazioni senza avere il permesso di risiedere in nessuno dei due paesi.
Tra questi c’erano i coniugi Grynzspan con la figlia Berta, la quale scrisse al fratello sedicenne Herschel scappato in Francia, a Parigi. Il giovane decise di andare all’ambasciata tedesca nella capitale francese armato di pistola con la quale uccise il terzo segretario Ernst von Rham.
La notizia arrivò ben presto al governo guidato da Hitler che utilizzò il tragico evento per continuare la loro propaganda anti-ebrei ma questa volta le conseguenze furono tragiche. Venne dato ordine alle SA ed alla Gioventù hitleriana di dare fuoco, distruggere ed arrestare quanti più ebrei possibile. La cosa importante era che tutte queste indicibili violenze dovevano essere fatte non in divisa. Inoltre, le proprietà dei non ebrei dovevano essere lasciate intatte.
Il motivo era che il tutto doveva passare come una grossa ed enorme rivolta popolare del popolo tedesco contro gli ebrei. La notte dei cristalli entrerà tristemente nella storia per essere la notte più buie per il popolo ebreo tra incendi, saccheggi e violenze. Le sinagoghe tedesche furono date alle fiamme e gli ebrei tedeschi costretti a vedere i loro beni rubati o dati alle fiamme.
Cosa furono le leggi di Norimberga?
Le leggi di Norimberga sono due diversi provvedimenti legislativi varati dalla Germania Nazista nel settembre del 1935. Le due “norme” erano:
- la Legge per la cittadinanza del Reich: andava a stabilire chi era da considerare cittadino Tedesco e chi no. Cosí come chi era Ebreo e chi non lo era. Questa Legge per la cittadinanza del Reich venne supportata poi da una serie di decreti che andavano a chiarire come applicarla. In definitiva andava a decretare che soltanto i tedeschi erano considerati cittadini della Germania.
- la Legge per la protezione del sangue e dell’onore tedesco: questa seconda legge andava a proibire il matrimonio tra Ebrei e Tedeschi non Ebrei ma soprattutto creava il reato penale dei rapporti extraconiugali tra di loro con il termine “Rassenschande” ovvero “contaminazioni razziali”
Le due leggi erano la perfetta messa in pratica di quelle che erano teorie razziali sulle quali si basava l’ideologia Nazista. Le leggi di Norimberga, inoltre, servirono a creare tutto quel contesto giuridico atto la persecuzione degli Ebrei in Germania. Nelle leggi di Norimberga va inserita anche la “Legge sulla bandiera del Reich” che fece diventare la svastica il simbolo e la bandiera nazionale tedesca.
In che cosa consiste la soluzione finale?
Conosciuta col nome tedesco di Endlösung der Judenfrage, la soluzione finale della questione ebraica fu l’espressione che venne utilizzata dai nazionalsocialisti tedeschi a partire dalla fine del 1940. In un primo momento venne usata per definire gli spostamenti forzati e le deportazioni della popolazione ebraica che si trovava allora nei territori controllati dalle forze armate tedesche ma successivamente venne tristemente usata per riferirsi allo sterminio degli Ebrei e che oggi conosciamo come Olocausto o Shoah.
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