La UE si impegna ad avviare la fase attiva dell’operazione contro trafficanti di esseri umani e di rinominarlo “Operazione Sofia“.
Seguendo gli orientamenti politici forniti dai ministri della difesa e degli affari esteri in occasione delle riunioni informali del 3 e 5 settembre, gli ambasciatori UE in seno al comitato politico e di sicurezza hanno deciso di avviare il ptrimo step della seconda fase. dell’operazione, del 7 ottobre 2015 e approvato Le regole di ingaggio corrispondenti.
L’operazione navale dell’UE contro i trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo sarà in grado di procedere alla ricerca, al sequestro e al disincentivo delle imbarcazioni sospettate di essere utilizzate per il contrabbando o il traffico umano in alto mare, in linea con il diritto internazionale.
Il Comitato politico e di sicurezza ha inoltre deciso che EUNAVFOR Med dovrebbe essere ribattezzato “Sophia”, dopo il nome dato al bambino nato sulla nave e l’operazione che ha salvato sua madre il 22 agosto al largo delle coste della Libia.